12 anni senza contratto e i 2000 lavoratori della sanità privata Fvg lo scrivono sui camici
Stipendi fermi da dodici anni per lavoratori e lavoratrici della sanità privata. Per loro, 150mila a livello nazionale, circa 2mila in Friuli Venezia Giulia, ancora nessuna risposta positiva dal tavolo tra i sindacati e le associazioni imprenditoriali del settore, Aris e Aiop, che si protrae invano da un anno e mezzo.
Da qui, dopo le iniziative di mobilitazione già indette a marzo, la nuova, singolare, protesta decisa dai sindacati regionali di categoria di Cgil, Cisl e Uil: da oggi molti lavoratori lavorano portando sul camice un adesivo con la scritta “Dodici anni senza contratto”.
«Una scelta – spiegano i segretari Orietta Olivo (Fp-Cgil), Massimo Bevilacqua (Cisl-Fp) e Luciano Bressan (Uil-Fpl) – con cui si vuole sensibilizzare l’utenza e chiedere la solidarietà dei cittadini su una situazione diventata insostenibile: in nessun altro comparto del lavoro pubblico e privato, infatti, si è mai raggiunto un ritardo simile nel rinnovo di un contratto».
I sindacati, nel sottolineare l’importanza del settore nell’erogazione di un servizio essenziale per i cittadini, sia in forma privata sia attraverso apposite convenzioni con il servizio sanitario nazionale, denunciano l’atteggiamento oltranzista di Aris e Aiop: «Parlano di oneri insostenibili – dichiarano ancora Olivo, Bevilacqua e Bressan – e pretendevano addirittura un incremento a costo zero degli orari, nonostante il settore fatturi miliardi e produca utili a molti zeri. Qui si gioca sulla pelle dei lavoratori, minacciati addirittura di licenziamenti o rivalse in caso di sciopero, come ha fatto Aiop».
Sulla vertenza i sindacati hanno sollecitato anche un interessamento della Regione e chiesto un intervento del presidente della giunta Fedriga, che però non ha ancora risposto alla richiesta di incontro avanzata da Cgil, Cisl e Uil.