Salvi i cantieri nei piccoli comuni
“Mi fa piacere che la Giunta si sia accorta dell’errore commesso nella legge di riforma della finanza locale e abbia portato, accogliendo almeno in parte la mia istanza, fino al 2018 la deroga al rispetto del Patto di stabilità per i Comuni sotto i mille abitanti”. Lo ha dichiarato con soddisfazione il vicecapogruppo di Autonomia Responsabile in Consiglio Regionale, Roberto Revelant, che ha presentato alla legge Omnibus degli emendamenti che andavano in questa direzione.
“L’opportuno dietrofront della Giunta rispetto alle previsioni della legge sulla finanza locale ha fatto si che ritirassi i miei emendamenti – commenta Revelant – . Grazie alla deroga al patto di stabilità i piccoli Comuni, soprattutto quelli della montagna ma non solo, ricevono una boccata d’ossigeno potendo dare via libera alle opere pubbliche capaci di attivare tutta la filiera dell’edilizia. Bisogna comunque andare oltre questo punto e lavorare affinché la deroga diventi un provvedimento definitivo, alzando anzi la soglia degli abitanti”.
L’ESECUTIVO ANCI DEL POMERIGGIO
Anci FVG riunitasi oggi in Esecutivo, ha chiesto alla Regione di ripristinare l’esenzione dal patto di stabilità per i comuni al di sotto dei mille abitanti. Infatti nella legge di assestamento del bilancio regionale del luglio scorso, il consiglio regionale ha stabilito che anche i piccoli comuni siano sottoposti al patto a partire dal 2016, ora slittato al 2018 come annunciato da Revelant.
“Non solo, – ha affermato il Presidente Mario Pezzetta – Anci FVG chiede al governo regionale di mettere in campo un’azione forte a livello nazionale affinché il patto sia superato per tutti i Comuni, rafforzando così l’impegno di Anci nazionale che sta ponendo con forza questo problema sul tavolo del governo in vista della prossima Legge di Stabilità”.
Il patto di stabilità (applicato in Friuli Venezia Giulia dal 2012 con il “saldo” di competenza mista), infatti, costringe i comuni a congelare le proprie risorse finanziarie e ne impedisce l’utilizzo per quasi tutte le opere pubbliche (ora quelle ferme sono circa 3mila). Si tratta di lavori cantierabili che potrebbero dare una scossa all’economia regionale.
“Stiamo lavorando – ha commentato la coordinatrice dei Piccoli Comuni Elena Cecotti – per raccogliere i dati di quanti investimenti sono stati messi in campo negli ultimi tre anni dai 48 comuni che in regione hanno meno di mille abitanti: parliamo di quasi dieci milioni di euro investiti solo con i primi dati raccolti.”
L’esecutivo di Anci FVG ha poi delegato il presidente Pezzetta a ricercare un confronto costruttivo con la Regione per superare l’empasse provocata dagli esiti dei commissariamenti delle Uti, nello spirito collaborativo del precedente incontro intervenuto tra una rappresentanza dei sindaci ricorrenti e l’assessore regionale agli enti locali.
Sono intervenuti anche il vice presidente Renzo Francesconi, Paolo Urbani, Mauro Zanin, Renato Carlantoni, Renzo Mazzer, Deborah Del Basso, Stefano Lucchini (delegato Uncem).