GEMONA- Lavori Castello, incontro sindaco-soprintendente Trieste
C’era la ricostruzione di Gemona dopo il sisma del ’76, ma anche e soprattutto i lavori del Castello al centro dell’incontro avuto dal sindaco Gabriele Marini con il soprintendente ai beni architettonici ed archivistici di Trieste, Luca Rinaldi, il quale era accompagnato dai funzionari Giuseppe Franca e Rossella Fabiani. “Il Castello – commenta il sindaco Marini a margine dell’incontro – è il problema più importante. Siamo effettivamente in ansia, ma già il fatto che partano i lavori costituisce uno stimolo e un motivo di fiducia. Con il soprintendente ho parlato delle fasi attuative delle prescrizioni che il direttore regionale dei beni culturali Soragni ha imposto per il quinto lotto della ricostruzione (riguarderà come noto le carceri). Ci sono aspetti molto tecnici e sia l’architetto Rinaldi che l’architetto Franca si sono detti disponibili a dare una mano al progettista, l’ingegner Angelo Giglio di Trieste. Un primo incontro è fissato già per la prossima settimana”. “Ci tengo a ribadire – prosegue Marini – che la ricostruzione della torre delle carceri sarà assolutamente fedele all’originale per quanto riguarda la parte esterna. I dubbi interessano invece gli interni e in particolare il recupero dei muri non collassati a seguito degli eventi sismici di trent’anni fa”. Relativamente ai lavori del sesto lotto (spicca qui la ricostruzione della torre dell’orologio) il sindaco di Gemona ha detto di contare sull’interessamento del sottosegretario Ettore Rosato e del consigliere regionale Virgilio Disetti. “Ci siamo inoltre attivati – precisa – a verificare l’effettiva disponibilità del milione di euro che il senatore Giovanni Collino ha garantito con la Finanziaria nazionale del 2006 e che attualmente è fermo al Ministero dell’economia. Abbiamo sollecitato il Magistrato delle acque di Venezia (subentrato per competenza al Ministero delle opere pubbliche) affinchè vi sia da parte sua e del ministero la comunicazione dell’avvenuta erogazione dei soldi”. Il primo cittadino ha anche condotto il soprintendente sul sito dell’ex chiesa di San Giovanni. L’architetto Rinaldi ha espresso serie perplessità riguardo l’ipotesi di realizzarvi l’auditorium, motivate da problematiche di carattere urbanistico. “Da parte mia – dichiara Marini – c’è la preoccupazione di trovare un’adeguata sistemazione ai lacunari di Pomponio Amalteo”.