VAL TAGLIAMENTO- Dolomiti Friulane come patrimonio Unesco
Si avvicina il momento della verità per l’inserimento delle Dolomiti friulane nella lista del patrimonio mondiale dell’Unesco. Alla fine di settembre (28 e 29) arriverà in Friuli il professor Gerhard Heiss, valutatore dell’Unione mondiale per la natura che dovrà visionare nei dettagli la proposta di inserimento avanzata dalla Provincia di Udine. Il progetto prevede infatti il riconoscimento dell’intero arco dolomitico come area Unesco e per questo all’iniziativa parteciperanno anche le province di Belluno (che è comune capofila), Trento, Bolzano e Pordenone. «La proposta perseguita dalla Provincia di Udine – ha precisato l’assessore provinciale alla montagna Vittorio Caroli – prevede l’inserimento del Parco delle Dolomiti friulane nel “pacchetto” complessivo delle Dolomiti, con l’aggiunta della Val Pesarina». Tale soluzione permetterebbe di non dover subire nuovi vincoli, potendo sfruttare le restrizioni già esistenti nelle zone del parco e nei territori con un’altitudine superiore ai 1600 metri (legge Galasso). L’Unesco infatti non ha intenzione di imporre altri vincoli sul territorio. La questione è stata affrontata nel corso di una riunione tenutasi nel municipio di Ampezzo alla quale hanno partecipato oltre all’assessore provinciale Caroli, i rappresentanti dei comuni di Ampezzo, Forni di Sopra, Forni di Sotto, Socchieve, Sauris e Prato Carnico e del Parco delle Dolomiti Friulane. «Potrebbe trattarsi di un’ottima opportunità per promuovere il nostro territorio a livello internazionale – ha affermato l’assessore Caroli – facendo sviluppare, grazie alla collaborazione di tutti i comuni, nuovi flussi turistici specializzati». Dall’incontro è emersa la la volontà di accompagnare il valutatore, in arrivo a Casera Razzo la sera del 28 settembre dopo il pernottamento a Sauris, lungo la Malga Chiansaveit nella zona del monte Bivera. Dopo questa visita, ci sarà tempo fino al dicembre 2006 per consegnare eventuali chiarimenti e nei primi mesi del 2007 arriverà il responso finale da parte della commissione Unesco.