ZUGLIO- La Giunta incontra l’assessore regionale Antonaz
L’attenzione della Giunta regionale per la
valorizzazione dei siti archeologici del Friuli Venezia Giulia è
stata ribadita dall’assessore regionale alla Cultura e
Istruzione, Roberto Antonaz, nella visita odierna agli scavi
romani di Zuglio, la località che, come recita una citazione,
“stava a guardia sia del passo di Monte Croce che della valle di
Incaroio, posta nei pressi della via consolare Claudia che
collegava l’Impero Romano con il Norico”.
Accompagnato dal sindaco Stelio Dorissa e da alcuni componenti
della Giunta comunale, l’assessore regionale ha evidenziato che
“questo sito rappresenta un’opportunità per il futuro di questa
comunità, da coniugare con l’offerta turistica”.
Constatata la necessità di mettere in sicurezza i reperti e di
procedere ad ulteriori scavi in loco, e più in generale dopo aver
accertate le esigenze degli altri siti archeologici regionali,
Antonaz ha precisato che l’Amministrazione regionale sta pensando
di istituire il prossimo anno un capitolo specifico, con fondi
propri, da destinare alla valorizzazione e alla conservazione dei
siti archeologici, “perché i nostri beni culturali assieme alle
opportunità turistiche sono ricchezze che nessuno ci potrà
copiare e sulle quali si gioca anche una fetta del nostro
futuro”.
In questa prospettiva, Antonaz ha suggerito l’opportunità di
realizzare un albergo diffuso a Zuglio, stante il fatto che al
momento la cittadina è priva di strutture ricettive. Ma il
problema è legato, ha precisato il primo cittadino, ai vincoli
posti dalla Soprintendenza che non permette la costruzione di
nuovi edifici, con difficoltà anche nel recupero di vecchie
abitazioni (il paese, in effetti, è stato costruito interamente
sopra l’antico abitato romano, con diverse zone di interesse
archeologico da portare ancora alla luce). Ecco allora l’esigenza
di trovare un equilibrio tra i vincoli della Sovrintendenza e le
possibilità di sviluppo del paese.
Nel corso dell’incontro il sindaco ha illustrato le altre
necessità della comunità: richiesta di finanziamenti per la
riqualificazione urbana del capoluogo e delle frazioni, per il
completamento di Casa Gortani a Formeaso, la ristrutturazione
della chiesetta di Santa Maria del Monte e la sistemazione del
sentiero naturalistico che dalla Pieve di San Pietro conduce ad
Arta.
Occorre inoltre rivedere, secondo Dorissa, la classificazione dei
Comuni di montagna, funzionale all’erogazione di contributi
dell’Unione europea e regionali. Nel caso di Zuglio viene chiesto
il passaggio dalla fascia B (parzialmente svantaggiati) alla C
(svantaggiati).
A questo proposito, Antonaz ha ricordato che il problema
interessa diversi Comuni montani: da qui il suggerimento di
formulare un posizione comune, anche attraverso una convegno ad
hoc, per un’istanza corale che superi le singole posizioni,
“purché le richieste risultino realistiche”.
Zuglio fondata per motivi militari ai tempi dell’Impero romano,
fu arricchita nel tempo con altri elementi architettonici, come
il foro, le terme, i templi e le ville. Gli scavi odierni hanno
messo in luce il foro ed altri reperti di epoca romana,
custoditi, in parte, nei locali del Museo archeologico,
realizzato nel 1995 in un edificio seicentesco.