CANAL DEL FERRO- Carlantoni: “Necessari svincoli autostradali”

La chiusura della strada statale Pontebbana all’altezza di Resiutta, a causa di un incendio che sta interessando i versanti del monte Straulizze, ha fatto riemergere la necessità di poter disporre anche in Canal del Ferro di uno svincolo autostradale. «Se gli svincoli di Resiutta e Chiusaforte fossero stati aperti – ha affermato l’assessore alla viabilità e ai trasporti della Provincia di Udine, Renato Carlantoni – il parziale isolamento di una parte dei comuni del Canal del Ferro avrebbe potuto essere evitato. L’incendio infatti ha impedito i collegamenti diretti tra Resiutta e Chiusaforte, creando disagi non soltanto ai residenti ma anche ai turisti in transito e alle attività commerciali della zona». Il problema dell’apertura di due caselli in Canal del Ferro risale all’agosto 2003, quando l’alluvione che colpì la Valcanale ed il Canal del Ferro rese evidente la necessità di poter disporre di un collegamento viario alternativo alla statale. «Purtroppo – ha aggiunto Carlantoni – ce ne accorgiamo sempre nei momenti di emergenza. E’ ora di far capire ad Autostrade Spa che queste vallate aspettano ancora un risarcimento per quello che questa società ha tolto o danneggiato, soprattutto a livello ambientale». La Provincia quindi si schiera dalla parte degli amministratori locali di Dogna, Chiusaforte e Resiutta, che più volte hanno sottolineato l’esigenza dell’attivazione di un casello autostradale definitivo tra Pontebba e Carnia. «Nei prossimi giorni – ha concluso Carlantoni, dopo aver effettuato un sopralluogo a Resiutta – fisserò un incontro con il vicepresidente della giunta regionale Moretton per cercare di trovare una soluzione a questo annoso problema, che limita la sicurezza degli abitanti dell’Alto Friuli».