CARNIA- Ancora fiamme sul Monte Amariana

Proseguono senza sosta gli interventi delle
diverse forze impegnate da giorni a spegnere l’incendio boschivo
attivo sul Monte Amariana, in Carnia.

Già più volte nei giorni scorsi questo esteso incendio sembrava
definitivamente spento ma la consistente lettiera secca presente
nel sottobosco, costituita soprattutto da erica, riesce a far
covare le fiamme anche per ore prima della loro ripresa,
alimentata dal vento, spesso presente alla confluenza di
Tagliamento e Fella.

Nella giornata di oggi le operazioni sono iniziate prestissimo:
alle 4 del mattino l’intero sistema era già al lavoro, subito
appoggiato dall’intervento aereo di due elicotteri della
Protezione Civile. Alle 8.30 è intervenuto anche l’elicottero
“Sikorsky” del Corpo Forestale dello Stato (di base a Lucca)
capace di scaricare a ogni lancio 9 tonnellate d’acqua, che ha
operato per tutta la mattinata.

Sull’impervio terreno d’alta quota nel frattempo interveniva la
squadra alpinistica del Corpo Forestale regionale, addestrata ad
operare in situazioni di rischio in montagna e con l’ausilio di
elicotteri.

Le fiamme sono state attaccate anche dai forestali delle Stazioni
di Moggio, Paluzza, Resia, Forni Avoltri, Tolmezzo, Comeglians e
Villa Santina, coadiuvati dai volontari delle squadre comunali di
Amaro e Moggio.

Nel pomeriggio, mentre violenti acquazzoni interessavano altre
zone del Friuli ma non purtroppo il monte Amariana, lo
spiegamento delle forze antincendio boschivo ha potuto contare
anche sulla presenza di un elicottero “CH 47” dell’Aeronautica
Militare, di base a Casarsa della Delizia, con un serbatoio
d’acqua di 5 tonnellate.

Infine, intorno alle 14, è sopraggiunto da Roma, con scalo e base
operativa a Treviso, un “Canadair”, velivolo speciale
appositamente progettato per gli interventi sugli incendi
boschivi, che ha lavorato prelevando l’acqua dal lago di Cavazzo
ed effettuando lanci di 3,6 tonnellate d’acqua mescolata a
schiumogeni e ritardanti.

Il “Canadair” ha lavorato sino all’imbrunire: la valutazione, e
la speranza, dei responsabili delle operazioni è ora quella di
riuscire a circoscrivere definitivamente l’incendio nel corso
della serata, con un accurato lavoro di bonifica su tutta l’area
interessata, che sin qui ha già mandato in fumo 30 ettari di
bosco a pino nero, faggio, carpino nero e orniello.