TOLMEZZO- Convegno internazionale su San Martino di Tours

Oltre venti studiosi da tutta Europa, sabato 24 e domenica 25 giugno, nella sala consiliare del municipio di Tolmezzo, per il convegno internazionale su “San Martino di Tours tra Italia ed Europa”, organizzato dalla Deputazione di Storia Patria per il Friuli e dal Comitato nazionale promotore della mostra “Martino. Un santo e la sua civiltà nel racconto dell’arte”, che nella casa delle esposizioni di Illegio, dove resterà aperta fino al 30 settembre 2006, sta continuando a richiamare un numero crescente di appassionati, esperti e visitatori.

“Un convegno che abbiamo voluto innanzitutto perché il Friuli è terra di grande devozione martiniana”, spiega don Alessio Geretti, coordinatore scientifico della mostra e dell’anno di eventi a Illegio dedicati al santo vescovo di Tours, uomo di preghiera, carità e missione, nato nel 316-317 in Pannonia (attuale Ungheria), fondatore del primo monastero dell’Occidente, e primo santo ad essere venerato, in tutto il mondo cristiano, senza aver sofferto il martirio. “E poi il titolo di Martino – prosegue don Alessio – è diffusissimo nelle nostre comunità, tanto che sono moltissime le parrocchie che portano il suo nome. Inoltre, la devozione per Martino in Friuli è forse legata anche ad uno degli aspetti che in modo speciale vorremmo contribuire a mettere in luce con questo convegno, cioè Martino ed Aquileia”.

Il santo, che attraversò Pavia, Milano, la Gallia, Treviri, la Galizia, a suo tempo è probabilmente passato e si è fermato ad Aquileia. “E ha avuto contatti non solo con i grandi protagonisti della nostra Chiesa aquileiese – aggiunge don Geretti –, ma anche con la teologia della nostra chiesa antica. Traendo, forse, proprio da lì ispirazione per la sua scelta di vita monastica, illuminata anche da quello che accadeva in Alessandria d’Egitto grazie al grande Antonio. Una scelta – conclude don Alessio – che poi Martino fece propria, trasferendosi in Gallia e fondandovi il primo grande monastero occidentale”. Si analizzeranno, dunque, tutti gli aspetti degli scritti martiniani che potrebbero mettere in luce particolari vincoli con la teologia e con l’ambiente aquileiese, indagando in questo contesto anche le caratteristiche peculiari della Chiesa d’Aquileia nel IV secolo e i rapporti che in quel periodo essa ebbe con le altre Chiese coeve.

Su questo nodo di cruciale importanza e su altri aspetti, altrettanto avvincenti, della vita e delle opere di Martino il convegno punta a fare luce, mettendo a confronto studiosi di diverse aree e competenze. Dagli storici agli esperti di teologia, dai fini conoscitori dell’abbondante materiale iconografico che riguarda il santo vescovo di Tours, agli studiosi di archeologia e di tradizioni popolari. “Una delle figure – precisa don Geretti –, che a pieno diritto si possono definire i grandi protagonisti della storia e del cristianesimo d’Occidente”.

Tra i protagonisti della due giorni di studi, Yves-Marie Duval, massimo esperto vivente della celebre biografia, “Vita Martini”, scritta da Sulpicio Severo nel IV secolo, Sofia Boesch Gajano, presidente dell’Associazione italiana di studi della storia del culto e dell’agiografia, ed alcuni luminari di arte dell’arco alpino, come Leo Adergassen, direttore del Museo diocesano di Bressanone, Ferdinand Šerbelj, direttore della Galleria nazionale di Lubiana, Wilhelm Deuer da Klagenfurt, e Wolfgang Urban, docente di storia all’università di Stoccarda ed esperto di iconografia di Martino nel primo millennio cristiano. Non mancheranno gli studiosi della regione, come Giuseppe Bergamini (presidente della Deputazione di Storia Patria per il Friuli), Alessio Persic, Cesare Scalon e Paolo Goi.

Come già avvenne nel 2004, a seguito del convegno su San Floriano di Lorch, anche quest’anno uscirà un volume con gli atti del simposio di studi, che raccoglierà le ventitrè relazioni su San Martino. “Un libro che sarà una delle pubblicazioni più esaustive – afferma don Alessio Geretti –, ma anche una significativa indicazione di metodo, per altri studi che vogliano riscoprire l’attualità e l’ispirazione dei santi che hanno fatto grande il mondo europeo”.

Il convegno, durante il quale ci saranno anche proiezioni d’immagini a illustrare il ricco repertorio iconografico su San Martino, inizierà alle 9.30 di sabato 24 giugno nella sala consiliare di Tolmezzo, piazza XX settembre. Dopo il saluto delle autorità, la prima tornata di relazioni, fino alle ore 13. Ripresa dei lavori alle 15. Poi gli studiosi visiteranno la mostra “Martino” a Illegio. Domenica 25 giugno, nel Duomo di San Martino a Tolmezzo, alle ore 9.30, Santa Messa solenne, al termine della quale (ore 11) riprenderanno i lavori del convegno, con le ultime cinque relazioni, fino alle ore 13.