GEMONA- Il convegno sui giovani e l’Europa

Rendere partecipi i giovani dei
valori che hanno sostenuto la costruzione dell’Europa e hanno
stimolato il suo allargamento, per realizzare un futuro di
sviluppo, di prosperità, di pace, di solidarietà e di
condivisione tra i popoli, non soltanto del nostro continente.

Questo il contenuto degli interventi degli assessori regionali
all’Istruzione, Cultura e Pace, Roberto Antonaz, e alle Relazioni
Internazionali e Autonomie Locali, Franco Iacop, al convegno
organizzato dagli istituti Isis “D’Aronco” di Gemona e “Paolo
Diacono” di Cividale, svoltosi a Gemona del Friuli sul tema
“vivere la cittadinanza europea, recuperando il passato e
guardando al futuro”.

L’incontro, aperto dal preside dell’Isis “D’Aronco” Bruno
Serravalli, introdotto dal vicepresidente della Provincia, Paride
Cargnelutti, dal dirigente del Ministero dell’Istruzione,
dell’Università e Ricerca, Antonio Giunta La Spada, e dal
direttore generale dell’Istruzione, Francesco Pagliuso, ha
consentito ai relatori di richiamarsi agli elementi che hanno
permesso al Friuli di rinascere dalle macerie del terremoto e di
procedere poi verso lo sviluppo e il benessere economico e
sociale.

In particolare il sindaco, Gabriele Marini, ha ricordato ai
numerosi giovani partecipanti alla manifestazione, giunti anche
dalle scuole dell’Austria, della Croazia e della Slovenia, la
dimensione della tragedia e le cifre della ripresa, maturata
grazie al grande movimento di solidarietà manifestato dal mondo
intero a favore della gente friulana.

Tullio Contessi, dell’associazione Solidarmondo Azzano, ha poi
parlato della solidarietà internazionale, illustrando un progetto
di cooperazione con il Togo, in Africa, finanziato dalla Regione.

All’assessore Antonaz il compito di parlare del mondo della
scuola, che nelle diverse parti del continente vive problemi
analoghi, legati alla necessità di preparare i giovani alle sfide
dell’internazionalizzazione e della competitività globale.

Soprattutto, i giovani, secondo Antonaz sono il fondamento di una
futura e grande Europa, e occorre renderli capaci di vivere in
modo consapevole l’attuale momento di cambiamento. Compito della
scuola è quindi quello di formarli nel modo più completo
possibile e di integrare l’istruzione con la formazione verso il
lavoro.

L’assessore all’Istruzione ha così auspicato una scuola europea,
capace di fornire contenuti educativi omogenei, che però tengano
conto delle specificità.

“La globalizzazione – ha detto – intesa relativamente ai mercati,
ai diritti, alla cittadinanza, richiede l’unificazione dei
progetti educativi, e l’Europa si deve costruire prima nella
scuola, poi sui mercati e nei grandi istituti di credito”.

Per l’assessore alle Relazioni Internazionali Iacop, l’avere
organizzato un convegno capace di coniugare la “Giornata europea”
con il trentesimo anniversario del terremoto rappresenta, per i
giovani partecipanti, una grande opportunità. Un modo per far
conoscere loro l’importanza e l’efficacia dei sentimenti della
solidarietà e non disperdere l’esperienza dell’opera di rinascita
del Friuli dalle macerie.

Il tema del convegno poi, “vivere la cittadinanza”, per
l’assessore fornisce l’immagine di un popolo in cammino, proteso
verso l’allargamento dell’Europa e le prospettive che ne
conseguono.

L’Ue sta vivendo un processo evolutivo epocale, che si basa sulla
storia, sulle tradizioni e sulla cultura: un patrimonio antico
del continente e dei suoi popoli, ma che si rafforza soprattutto
con il rispetto dei valori sociali, della pace e della libertà.

“Sarà proprio la consapevolezza di un’Europa unitaria – ha
precisato Iacop – a consentire ai giovani di vincere le sfide
della globalizzazione; un’Europa che non omologa le sue genti, ma
ne esalta le qualità tramite i principi della sussidiarietà e
della solidarietà, attorno ai quali è improntata la futura
politica comunitaria”.

E’ seguito l’intervento del professor Renato Damiani,
vicepresidente della Casa per l’Europa di Gemona, il quale ha
parlato sul tema “dall’esperienza friulana di solidarietà e
amicizia tra i popoli nel 1976 all’Europa di domani”.

Hanno quindi preso la parola alcuni studenti, per illustrare le
esperienze dei campus internazionali e dei laboratori permanenti
per l’educazione alla cittadinanza europea e per il rafforzamento
della cooperazione, e la professoressa Giuseppina Calò, sulla
cittadinanza europea e gli obiettivi di Lisbona-Europa 2010.