CARNIA- Carniacque, i Comuni riconfermano l’adesione

“Le amministrazioni dei Comuni della Carnia hanno riconfermato, attraverso la firma di un documento, la volontà di aderire a Carniacque Spa, la società che gestisce il servizio di acquedotto, fognatura e depurazione delle acque reflue per l’intero territorio montano. I soggetti principali della società sono, infatti, i Comuni, che hanno sempre dimostrato di condividere il progetto. L’Alto Friuli si presenta dunque unito nella volontà di gestire un servizio così importante come quello idrico”. Ad affermarlo è stato Lino Not, presidente della Comunità montana della Carnia, nel corso della conferenza stampa alla quale hanno partecipato anche Diego Carpenedo, già senatore e presidente di Carniacque Spa, e l’assessore regionale Enzo Marsilio.
La società tolmezzina, che dal 1° gennaio 2007 gestirà il servizio sull’intero territorio montano della provincia di Udine, sta già operando attivamente in 24 Comuni, fra i quali Tolmezzo, Tarvisio e Forni di Sopra e, fra i soci, annovera: 40 Comuni dell’area montana, Amga, Comunità montana della Carnia, Comunità montana del Gemonese Canal del Ferro e Val Canale, Bim (Bacino imbrifero montano), Cosint (Consorzio per lo sviluppo industriale di Tolmezzo) e Consorzio Acquedotto Valle del But. Creata nel 2000, la società è stata costituita dai Comuni dell’Alto Friuli – in attuazione della legge 36/94, (“legge Galli”), che disciplina la tutela e l’uso delle risorse idriche – come il soggetto di riferimento (gestore unico), per il territorio montano, nella gestione del ciclo integrato delle acque.
“Questo progetto – ha chiarito Not – permette di avere un’unica realtà, controllata dagli stessi enti locali, capace mantenere in loco la gestione delle acque e di dare, all’area montana, la sicurezza di un servizio qualitativamente elevato, più organico e in grado di controllare al meglio le risorse. Questo porterà vantaggi anche dal punto di vista economico”. Nel corso della conferenza stampa il presidente Carpenedo si è soffermato sulla recente normativa che dà la possibilità ai Comuni montani con meno di mille abitanti di continuare autonomamente a gestire il servizio. Carpenedo ha sottolineato, a tal proposito, che la legge restituisce alle piccole amministrazioni solo l’aspetto gestionale e non programmatico del servizio, e che sono proprio i Comuni con meno abitanti quelli che hanno la maggiore necessità di gestire in forma intergrata alcuni servizi. L’assessore Marsilio ha evidenziato, inoltre, come Carniacque Spa rappresenti un utile supporto ai territori di minori dimensioni affinché anch’essi possano usufruire di un servizio qualitativamente elevato, e come questa iniziativa si accordi sia con il processo di attuazione della “legge Galli”, sia con la riforma delle autonomie locali, attraverso la quale la Regione favorisce le aggregazioni di Comuni per l’erogazione di determinati servizi.