30° SISMA- Importante il ruolo all’epoca dell’Esercito italiano

Il 6 maggio 1976, quando il terremoto devasto’ ampie zone del Friuli centrale, l’ impegno dell’ Esercito italiano fu ”immediato, di massa e soprattutto spontaneo”. Lo ha ricordato oggi lo Stato maggiore dell’ Esercito precisando che ”gli uomini in grigioverde organizzarono subito il recupero e la medicazione dei feriti, la composizione e tumulazione delle salme, il ripristino delle trasmissioni, il rifornimento e potabilizzazione dell’ acqua e lo sgombero delle macerie”. ”L’ intenso lavoro effettuato dai militari – ha ribadito lo Stato maggiore – porto’ alla sistemazione in tende di circa 81.000 persone. Le tendopoli vennero montate dai reparti militari e dotate di cucine, servizi igienici, illuminazione elettrica a mezzo di gruppi elettrogeni, infermerie e bagni campali. Durante il primo periodo l’ opera di soccorso impegno’ giornalmente fino a 14.144 uomini, 2.616 automezzi comuni e speciali e 64 elicotteri”.