30° SISMA- Da domani a Gemona la mostra “Area sismica”

Il recupero dei film e dei video girati dopo il terremoto del 1976 parte da lontano, da quando cioè, proprio in mezzo alle macerie di Gemona, è nata la Cineteca del Friuli con un progetto culturale che comprendeva – fra le tante direzioni di ricerca che l’hanno caratterizzata sin dalle sue origini – anche quella di preservare per il futuro le “immagini in movimento” realizzate attorno al sisma. Vale a dire quanto la RAI, gli operatori inviati dalle testate cinegiornalistiche italiane e dalle televisioni straniere, i documentaristi e i cineamatori, l’Esercito Italiano, il corpo dei Vigili del Fuoco, il CEDI della Diocesi di Udine, il Centro di Produzioni Televisive della Regione Friuli Venezia Giulia, avevano documentato con le loro cineprese.
I materiali più interessanti tra quelli finora raccolti sono a disposizione del pubblico che visiterà “Area sismica – I video del terremoto”, la mostra allestita con il sostegno del Comune di Gemona nella Galleria della Cineteca, in Piazza Municipio. L’inaugurazione è fissata per sabato 29 aprile alle ore 19, dopo di che la mostra, a ingresso libero, resterà aperta tutti i giorni festivi fino a domenica 25 giugno, con orario 11-13 e 15.30-19. Per chi fosse interessato a vedere anche i video e i film che non rientrano nella mostra ma che sono in possesso della Cineteca, questi sono consultabili, su appuntamento, nella sede della Cineteca in via Bini.
I tanti materiali girati dal 1976 al 1979 dimostrano la grandissima attenzione (oggi impensabile) nei riguardi del terremoto, dell’emergenza e della ricostruzione da parte soprattutto della televisione, anche se non vanno dimenticati il ruolo centrale avuto dalla radio, dalla stampa nazionale e locale e da quella alternativa. L’interesse in particolare della RAI nazionale e regionale su quanto accadeva nell’area terremotata in quel periodo cruciale, che si concretizzò in tante trasmissioni giornalistiche e di approfondimento (i telegiornali, TG2 Dossier, Tam Tam) realizzati da Edek Osser, Giuseppe Marrazzo, Gianni Minà, Bruno Vespa, Maurizio Calligaris e altri, ha contribuito in modo determinante ad arricchire il dibattito attorno alla ricostruzione che, anni dopo, sarebbe stata guardata dal resto della nazione come “modello Friuli”.
Il lavoro di recupero e di catalogazione dei documenti sul terremoto è ancora in corso e solo una parte di quanto è stato girato si trova effettivamente nell’archivio della Cineteca. Per altri materiali, di cui al momento non si ha conoscenza ma che sicuramente esistono, in Super8, 16mm, 35mm o video, che possano rientrare per motivi di studio o di documentazione nel fondo del terremoto del 1976, la Cineteca lancia un appello affinché chi ne è in possesso contatti l’istituzione per la loro conservazione. Info: 0432 980458; cdf@cinetecadelfriuli.org