ZOVELLO- Domenica ritorna la “Fiesta indifarent”

Quest¹anno, la Fiesta indifarent di Zovello (Ravascletto) sarà concentrata nel pomeriggio di domenica 7 agosto. Alle ore 15, nella piazza del paese, si esibiranno in uno spettacolo pubblico i danzerini del gruppo folcloristico Is guldana pearl di Timau/Tischlbong (Paluzza – www.isguldanapearl.it).
Seguirà, alle ore 16, la caccia al tesoro Alla scoperta della Valcalda, aperta a piccoli e grandi. Oltre a guidare alla scoperta degli angoli più caratteristici di Zovello, il grande gioco proporrà i contenuti della Carta europea dell¹Alcol, emanata dall¹Organizzazione mondiale della sanità nel 1995.
La Fiesta indifarent, alla insegna della salute e della solidarietà, è organizzata dal Club degli alcolisti in trattamento di Zovello e Ravascletto, in collaborazione con la Parrocchia di Sant¹Andrea e con la Pro loco della Valcalda. Di anno in anno vi collaborano anche i Club carnici dei paesi vicini come Cercivento ed Ovaro.
Gli ospiti di onore, questo anno, saranno gli aderenti delle Associazioni dei Club degli alcolisti in trattamento Goriziana e Basso Isontino, che contano rispettivamente 9 e 11 Club in cui si applica l¹approccio ecologico-sociale ai problemi alcolcorrelati del professor Vladimir Hudolin, e una delegazione della Acat triestina.
Per essi, il Club locale ha organizzato un pranzo nei locali dell¹ex asilo comunale. Nel pomeriggio verrà loro offerta la possibilità di una visita guidata ai beni culturali del comune, a cura della Pro loco. Il sodalizio culturale organizza pure la terza edizione della caccia al tesoro Alla scoperta della Valcalda, che inizierà alle ore 16.
In questa edizione, per favorire la riflessione su alcol e salute, che è il messaggio proprio della Fiesta indifarent, il Club di Zovello proporrà un audiovisivo (realizzato da Silvio De Crignis) nel quale i principi etici e le 10 strategie indicati dall¹Oms nella Carta Europea sull¹Alcol (nella versione in friulano curata da La Patrie dal Friûl) sono illustrati dagli originali acquerelli di Gianni Di Lena, con la consueta grazia e ironia caratteristica del pittore e restauratore di Lauzacco di Pavia.