PIANO D’ARTA- Stasera i fiati dell’Orchestra di Padova

Secondo appuntamento, dopo l’importante concerto inaugurale di Illegio, con il festival CARNIARMONIE 2005 che arricchisce l’estate carnica, regionale e transfrontaliera grazie al sostegno della Regione Friuli Venezia Giulia, della Provincia di Udine, della Comunità Montana, dell’AIAT della Carnia, dei comuni aderenti, in questo caso il sempre attivo comune di Arta Terme, e di privati come la Fondazione CRUP, la ditta AROEL, la Banca di Cividale.
Questa sera, ore 20.45, alla Chiesa di Santo Spirito di Piano D’Arta si esibiranno i Fiati dell’Orchestra da camera di Padova e del Veneto, una formazione di consolidata notorietà nel panorama musicale. Costituita nell’ottobre 1966, il suo primo violino dalla fondazione è Piero Toso e Peter Maag, il grande interprete mozartiano, ne è stato il direttore principale dal 1983 al 2001. Oggi Zsolt Hamar è il Primo direttore ospite. Alla direzione artistica si sono succeduti Claudio Scimone, Bruno Giuranna, Guido Turchi e più recentemente Mario Brunello ne è stato il direttore musicale. L’attuale programmatore artistico dell’Orchestra, Filippo Juvarra, collabora con la stessa dal 1984 e per questo suo lavoro ha ricevuto il Premio della Critica Musicale Italiana “Franco Abbiati” nella stagione 2000-2001. Straordinario il curriculum delle collaborazioni con i nomi del concertismo internazionale: Accardo, Argerich, Ashkenazy, Barbirolli, Bashmet, Bream, Buchbinder, Campanella, Chailly, Gavazzeni, Goebel, Golub, Hogwood, Koopman, Lupu, Maisky, Melles, Meyer, Mullova, Mutter, Perahia, Perlman, Rampal, S. Richter, Rostropovich, Santi, Starker, Stoltzman, Szeryng, Ughi, Vegh, K. Zimerman. Realizza circa 130 concerti all’anno con una propria stagione a Padova, regolari tournées in tutta Europa e una vastissima attività discografica prodotta per le più importanti case a distribuzione mondiale. L’Orchestra di Padova da sempre annovera alcuni tra i migliori strumentisti a fiato italiani e il programma che verrà presentato ad Piano d’Arta Terme in questa occasione è variegato e capace di esprimere al meglio l’alta qualità di questi esecutori.
Potremo dunque ascoltare l’incantevole Serenata in do min. K388 di W.A. Mozart per ottetto di fiati classico ovvero due oboi, due clarinetti, due fagotti e due corni a cui seguirà un raro e raffinato Gounod con la Petite Symphonie in si bemolle con l’aggiunta del flauto.
Il concerto si concluderà con uno scoppiettante Rossini conclusivo che prevede due trascrizioni che erano molto d’uso anche quando il compositore era ancora in vita, verranno quindi eseguite le Ouverture de “Il Barbiere di Siviglia” e de “L’Italiana in Algeri” per 11 strumenti.
L’ingresso, come di consueto, è libero, a seguire, su prenotazione, sarà possibile cenare in locale con gastronomia tipica.