TRASAGHIS- Elettrodotti, Sonego: “Si faranno le linee private”

“Si faranno le linee private per l’importazione di energia elettrica della quale la società del Fvg, le famiglie e le imprese, hanno assolutamente bisogno per mantenere gli attuali standard produttivi e di conseguenza per mantenere le attuali condizioni socio economiche. Al sistema degli Enti locali, dalla Regione ai comuni, dalle Provincia alle Comunità montane, spetterà il compito di decidere il come, il dove e il quando”. E’ stato chiaro l’assessore regionale all’energia Lodovico Sonego, affiancato dall’assessore all’agricoltura e alla montagna Enzo Marsilio, all’incontro organizzato venerdì pomeriggio a Trasaghis dall’Anci con i presidenti delle Comunità Montane della Carnia Lino Not e del Gemonese, Val Canale e Canal del Ferro Ivo Del Negro e del presidente dell’Anci Gianfranco Pizzolitto affiancato dal vice Roberto Marin. “Questo incontro – ha detto Pizzolitto alla platea di una cinquantina fra amministratori e ambientalisti – è stato voluto dall’Anci per conoscere le opinioni dell’assessore Sonego, della Regione e soprattutto lo stato dell’arte, ma anche per dare il via a un metodo partecipativo che porti a decisioni il più possibili condivise o quanto meno documentate in un percorso di grande trasparenza”.

Non a caso l’assessore Sonego, al termine di un lungo dibattito che ha visto gli amministratori locali ribadire il no ai progetti presentati da Fantoni e da Pittini, ha accolto la proposta di Pizzolitto di allargare ai rappresentanti delle Comunità Montane il tavolo tecnico istituito dalla Regione e al quale già ora siedono rappresentanti dell’Anci, della Province e della Regione e dai tecnici da loro indicati. Sono stati proprio Lino Not e Ivo Del Negro a ribadire il no ai progetti presentati. Entrambi hanno sottolineato come vi sia consapevolezza fra gli amministratori delle esigenze delle imprese (alla Fantoni il costo dell’energia supera quello del personale) e di come sia indispensabile assicurare al Fvg un approvvigionamento di energia certo anche nel prossimo futuro, ma di come si debba tener conto anche dell’ambiente e delle legittime aspirazioni economiche legate al turismo delle popolazioni di montagna. “Qualora – hanno detto – i progetti dovessero essere modificati (è stato sollecitato l’interramento), qualora si prevedessero delle compensazioni per i comuni e per le popolazioni gravate da queste nuove servitù e un percorso condiviso, potrebbe cambiare anche il nostro parere”.

Sonego ha accolto anche le altre richieste che i sindaci avevano avanzato in un precedente incontro a Cavazzo Carnico. “Sarà predisposto – ha spiegato – un piano energetico regionale che dovrà prima di tutto definire le esigenze della regione e ottemperare a quattro obiettivi: garantire tutta l’energie delle quale le nostre famiglie e le nostre imprese avranno bisogno; garantire una forte e lungimirante politica di risparmio energetico; garantire un forte investimento sulle fonti di energia rinnovabili con particolare attenzione a quelle derivanti da produzioni agricole ed infine la riduzione della bolletta energetica”. Aperto al confronto, al dibattito, alla massima collaborazione e informazione, ma altrettanto determinato a dare una soluzione al problema energetico, Sonego ha concluso affermando che le decisione assunte dal Tavolo tecnico e condivise da Comuni, Province e Comunità montane oltre che dalla Regione, saranno sottoposte infine all’attenzioni di una platea più vasta come quella di oggi.

Molti gli interventi. Fra questi quelli del sindaco di Moggio De Toni, del sindaco di Buia Marcuzzi, di Ravascletto De Crignis, di Gemona Marini, di Verzegnis, Sulli, del consigliere provinciale Franco Corleone, che ha bocciato l’idea dei tralicci ed ha sposato quella degli elettrodotti interrati, e di Zorzenone in rappresentanza del Cordicom, il coordinamento dei comitati popolari attivi sul territorio.