MONTAGNA- Verso linguaggio comune su prevenzione rischi

Si è concluso a Udine il convegno organizzato
dalla Direzione centrale risorse agricole, naturali, forestali e
montagna della Regione nell’ambito del programma comunitario
INTERREG III Spazio Alpino, dal titolo “CATCHRISK” , con esperti
provenienti da tutte le Regioni e dagli Stati che si affacciano
sull’arco alpino, dedicata alle politiche di prevenzione del
rischio idrogeologico nei piccoli bacini montani.

Docenti universitari, tecnici ed esperti, hanno potuto
confrontarsi sulla necessità di un’attenta politica di
prevenzione dei fenomeni di dissesto al termine di un lungo
lavoro, precedente al convegno vero e proprio, articolatosi in
gruppi tematici incentrati su argomenti quali i processi
idrogeologici all’interno del bacino, la stima della pericolosità
da frana o le esondazioni fluviali.

L’obiettivo dell’incontro internazionale è stato soprattutto
quello di verificare un comune linguaggio scientifico
nell’affrontare ed allestire gli interventi di prevenzione e di
studio dei fenomeni individuando alcune “linee guida”, presentate
in una pubblicazione scientifica in tre lingue (italiano,
inglese, tedesco), capaci di esprimere un orientamento condiviso
in tutto l’arco alpino, anche se con sfumature diverse.

Tra gli esperti continuano a convivere metodologie differenti,
dai rilievi geomorfologici alle modellazioni matematiche del
comportamento dei bacini torrentizi e fluviali, ma sempre più
l’innovazione tecnologica permette di avere risultati attendibili
ed utili alle Pubbliche Amministrazioni, sia grazie alla
disponibilità di modelli digitali del terreno, sia attraverso
programmi informatici di georeferenziazione.

Il convegno ha permesso una valutazione attenta dei tanti metodi
utili alla prevenzione del rischio, anche analizzando i dati,
ormai “storici”, degli eventi disastrosi che hanno colpito il
Friuli Venezia Giulia, dall’alluvione di Paularo dell’ottobre
1983 alle esondazioni di Moggio del giugno 1996, per giungere ai
dissesti che hanno colpito Val Canale e Canal del Ferro il 29
agosto del 2003.

Allegato agli atti del convegno un utile strumento di lavoro, per
tecnici della Pubblica Amministrazione, liberi professionisti e
ricercatori, creato dagli uffici del Servizio territorio montano
e manutenzioni della Regione: un CD con il programma esecutivo
per il calcolo della perimetrazione dei bacini fluviali, delle
portate di piena ed i dati, elaborati e sistematizzati, delle
precipitazioni sul territorio regionale.