CERCIVENTO- Jerbas e tradision

L’amena località, porta d’ingresso della Val Calda, si prepara a vivere il solstizio d’estate. L’amministrazione comunale è impegnata, con progetti in fase di attuazione, nella valorizzazione del patrimonio di vecchi mulini ed opifici puntando altresì sulla produzione, trasformazione e commercializzazione delle erbe officinali.
La conoscenza e l’uso delle erbe non è nuova in questa località che fino a non molti anni fa assicurava la fornitura di piante officinali a vari laboratori farmaceutici.
L’ amministrazione comunale e le associazioni paesane unite nella proposta di dieci giorni ricchi di spunti e di incontri per un singolare tuffo nel mondo delle erbe e delle relative e connesse tradizioni.
Nel pomeriggio della ricorrenza di San Giovanni, l’esperto conoscitore di erbe Domenico Molfetta, guiderà la raccolta dei fiori bagnati dalla benefica rugiada che si concluderà con la composizione del ‘mac’ (mazzo) ed una esauriente spiegazione delle feste riferite al solstizio d’estate.
Alle 19.30 nella Pieve di San Martino riecheggeranno le antiche melodie dei Vesperi, intonate dalla plurisecolare Onoranda Compagnia dei Cantori, che culmineranno con la solenne benedizione del ‘mac di San Giuan’.
Da San Giovanni ai Santi Pietro e Paolo, al calare della notte, i giovani del paese faranno rivivere dal Cret da Scaiole il tradizionale lancio ‘das cidulas’ (rotelle di legno infuocate), antico rito di propiziazione e fertilità in onore delle coppie di fidanzati.
Dal tardo pomeriggio del 25 e fino al 3 luglio nei pressi del municipio opereranno cinque artisti, partecipanti all’Incontro Internazionale di scultura ‘Le Fate del Tenchia’, che trarranno dai blocchi di grigio carnico le figure delle fate care al Carducci e protagoniste di molti racconti popolari.
L’inizio dei lavori è affidato a Domenico Adami il quale, attingendo al ricco patrimonio orale, illustrerà il tema dell’incontro e presenterà gli artisti Huynh Van Hoang (Laos), Dumitru Ion Serban (Romania), Sandro Piermarini (Marche), Antonella Tiozzo (Veneto) e Alfredo Pecile (Friuli).
Sarà un fine settimana particolarmente ricco e reso più gradevole dai piatti a base di erbe, proposti dall’arte culinaria locale, nella suadente cornice musicale popolare del ballo delle Fate.
Antiche ricette e musica che nel giorno successivo saranno affiancate da una singolare vetrina/mercato di prodotti tipici ed oggetti di artigianato con particolare attenzione al mondo delle piante ed erbe officinali.
Le fate del Tenchia animeranno il pomeriggio con le loro snelle e leggiadre figure, l’incanto delle danze ed il fascino dei racconti.
Il 2 luglio ancora le erbe officinali protagoniste del convegno con i relatori Aurelia Tubaro e Roberto Della Loggia dell’Università di Trieste.
Chiusura di ‘Jerbas e tradision’ il giorno dopo con visione delle opere realizzate dagli artisti scultori ed inaugurazione della ‘Cjase da int’ il ristrutturato ex-asilo che sarà intitolato a don Luigi Zuliani compianto sacerdote fedele servitore di questa comunità per oltre cinquant’anni.
Un’occasione unica per visitare il paese ed il suo ricco patrimonio architettonico unitamente alla fucina/museo del ‘400 nota come ‘farie di Checo’; una opportunità per conoscere gli aspetti più genuini di una comunità attraverso la degustazione di ricette culinarie popolari nel senso più vero del termine, nel clima familiare di una atmosfera pregna di riti e tradizioni antiche tramandate a voce di generazione in generazione, nell’affascinante mondo dell’arte che trasformerà degli anonimi blocchi di pietra in fantasiose Fate.