SNAIDERO- Edi Snaidero resta nel basket

Ad una ventina di giorni dalla sua decisione di lasciare il basket, Edi Snaidero prende atto del “grande affetto e rispetto che istituzioni e tifosi hanno dimostrato per i 21 anni” dedicati da lui e da suo padre, Rino, a questo sport, e fa marcia indietro. “Continuerò ad essere presidente della società – ha detto ieri in una conferenza stampa a Udine – cambierà invece il modo ed il ruolo con cui farò il basket”. Snaidero ha specificato che l’ entrata di altre aziende ed enti nella Pallacesto Amatori Udine testimonia la sua volontà che la squadra diventi davvero un patrimonio di tutta la città e non soltanto della sua azienda. Anche per questo Snaidero ha ricordato di aver modificato il progetto tecnico, per rendere autonoma la gestione della società. Ieri, intanto, il patron degli arancioni ha presentato ufficialmente il nuovo general manager: Mario Ghiacci, 53 anni, proveniente dalla Casti Group Varese dopo aver operato con successo a Trieste assieme all’ allenatore Cesare Pancotto, prossimo obiettivo della società friulana. “Cesare – ha spiegato Ghiacci – ha un rapporto contrattuale con Teramo ancora per un altro anno, ma sembra che ci sia un accordo da verbalizzare tra Pancotto e la società di appartenenza per svincolarsi. In questo momento lui è il mio primo ed unico obiettivo”. Ghiacci ha anche sottolineato come la Lega Basket imponga dei criteri finanziari da rispettare rigorosamente. “Faremo anche scelte difficili”, ha detto. Il nuovo general manager, messo sotto firma ieri, sarà operativo da subito, anche se formalmente il suo incarico inizierà con il primo luglio prossimo. Nel corso della conferenza stampa, l’ assessore regionale del Friuli-Venezia Giulia, Enrico Bertossi, che presiede il comitato istituzionale intervenuto a sostegno della Snaidero (e composto anche dal sindaco e dal presidente della Provincia di Udine, dai presidenti di FriulCassa, della Camera di commercio e del Cisae) ha spiegato: “Non ci sembrava il caso – ha detto – di lasciare alla sola Treviso il compito di rappresentare in serie A1 tutto il Triveneto. Siamo intervenuti per sciogliere quei nodi che erano stati alla base della scelta di Edi Snaidero di lasciare la pallacanestro”. In pratica, i quattro passaggi fondamentali che hanno indotto il presidente arancione a tornare sui suoi passi, sono stati: l’ impegno del Comune di Udine a rimodernare il PalaCarnera; la solidarietà espressa a Snaidero facendogli capire che la sua non era un’ avventura solitaria; la disponibilità di sponsor ed enti ad affiancare la società; la decisione di avviare iniziative per rilanciare la campagna tesseramenti con l’ obiettivo di raggiungere quota 2000 abbonamenti. Per questo motivo sono allo studio delle proposte che coinvolgeranno le Pro Loco, i cinque poli sciistici regionali della Promotur e l’ Udinese Calcio. “Qui non c’ è nessun salvatore della Patria – ha osservato Bertossi – ma un gruppo di istituzioni che si è mosso per risolvere alcuni problemi”. Come primo impegno, il Comune ha assicurato che entro settembre saranno rifatti l’ impianto audio, video e gli spogliatoi del PalaCarnera.