TOLMEZZO- Elettrodotti, intervento dell’Uncem regionale

La Giunta della Delegazione dell’UNCEM Friuli Venezia Giulia, riunitasi a Tolmezzo in data 4 maggio 2005, ha preso atto delle varie ipotesi di tracciato degli elettrodotti i cui possibili “corridoi” individuati dall’Austria e dalla Slovenia verrebbero a toccare i territori montani delle Valli della Carnia, del Gemonese-Canal del Ferro-Val Canale e del Torre-Natisone-Collio con evidenti riflessi negativi sotto l’aspetto dell’impatto ambientale.
Considerato che le Amministrazioni dei Comuni interessati dalle alternative di attraversamento hanno manifestato preoccupazione e disappunto per il mancato coinvolgimento nelle scelte localizzative degli elettrodotti di cui trattasi, rilevato l’interesse nazionale che tali infrastrutture potrebbero assumere economicamente, visto il crescente fabbisogno di energia elettrica in Friuli ed in Italia, e politicamente con la concreta attuazione della cooperazione transnazionale tra gli stati membri dell’Unione Europea, la Giunta dell’UNCEM rileva innanzitutto l’esigenza di tutela paesaggistica dei territori attraversati sottolineando le nulle o scarse ricadute economiche per le popolazioni montane e nessuna “contropartita” finanziaria per le stesse aree montane coinvolte.
Il Presidente, Giuseppe Marinig, informa di avere interessato tutti gli organi della Regione, dal Presidente Illy, alla Giunta ed al Consiglio Regionale, invitandoli ad assicurare il più ampio coinvolgimento dei Comuni Montani e delle rispettive Comunità Montane nelle scelte localizzative delle infrastrutture previste; a garantire, in caso di scelta obbligatoria dei “corridoi”, sistemi costruttivi tecnologicamente innovativi e non impattanti che non compromettano le particolarità paesaggistiche dei territori interessati ed infine a garantire, qualora prevalgano le ipotesi costruttive degli elettrodotti in oggetto, contropartite finanziarie necessarie allo sviluppo socio-economico dell’area montana di cui tutti conoscono lo stato di sottosviluppo, spopolamento e degrado.