MOGGIO UDINESE- Marsilio: “La Riserva Val Alba è un modello”

“A Moggio l’amministrazione regionale è stata
presente per risolvere i momenti di difficoltà che hanno colpito
la comunità e il suo sistema produttivo, oggi siamo di nuovo
presenti e soddisfatti di essere qui alla conclusione di un forum
che ha creato un’occasione di sviluppo per questo territorio con
un metodo, quello partecipativo e condiviso, che rappresenta il
percorso operativo ideale che stiamo portando avanti anche nel
più generale Progetto montagna”.

L’assessore regionale alle Risorse naturali, forestali e
montagna, Ezio Marsilio, intervenendo al forum conclusivo
dell’azione pilota “Una riserva per la Val Alba” del progetto
Interreg IIIC Cadses “Ipam Toolbox”, individua nel metodo di
approccio che ha portato alla proposta di istituzione della
Riserva naturale regionale della Val Aupa in Comune di Moggio
Udinese “un percorso ideale” per creare condizioni di sviluppo
sostenibile in territori montani.

“Siamo convinti che non è certo con l’imposizione che si può
giungere a risultati positivi quando si tratta di creare un
progetto di sviluppo territoriale – ha detto Marsilio -. La
concertazione tra gli enti e con gli abitanti è il metodo che
abbiamo scelto per ottenere uno sviluppo del territorio in cui
integrazione territoriale, valorizzazione ambientale e delle
risorse umane devono essere condivise”.

Sarà un picchio nero il logo della nuova Riserva, il cui cuore è
costituito dal Sic “Zuc dal Bor” che secondo la proposta del
Forum dovrebbe essere raddoppiato, facendo raggiungere una
superficie totale assai cospicua (3mila ettari). La sua
perimetrazione è già stata approvata all’unanimità dal Consiglio
comunale di Moggio il 4 aprile scorso, assieme alle linee guida
per la gestione, che nella proposta dovrebbe essere affidata
all’Ente Parco naturale delle Prealpi Giulie.

Le frazioni di Dordolla, Pradis e Ovedasso, esterne al perimetro
della Riserva, vengono identificate come porte di ingresso e tra
le linee individuate per la gestione forestale vi è la
costituzione di un arboreto attraversato da un sentiero
didattico-naturalistico nelle immediate vicinanze di Casera
Vualt.

All’incontro hanno relazionato il prof. Mauro Pascolini
dell’Università di Udine che ha tracciato i momenti principali
dell’attuazione del processo partecipativo (coinvolte 350 persone
e 5 forum pubblici) e che ha ricordato come “questo processo non
dovrà finire con l’istituzione della Riserva, ma anzi sfociare in
un Forum permanente al servizio della Riserva stessa”. Sono poi
intervenuti Stefano Santi (Ente parco naturale delle Prealpi
Giulie), Matteo De Cecco e Stefano Fabian (Direzione centrale
delle Risorse agricole, naturali, forestali e montagna).

Le conclusioni sono state tratte dal sindaco di Moggio, Ezio De
Toni. Presenti in sala il presidente della Comunità montana, Ivo
Del Negro e quello dell’Ente Parco Prealpi Giulie, Sergio
Barbarino.