TOLMEZZO- Carniacque, firmati i patti parasociali

La firma dei patti parasociali fra i soci di Carniacque Spa, l’impresa destinata a diventare il gestore unico del ciclo integrato delle acque su tutto il territorio montano, segna una nuova tappa del percorso che porterà al superamento dell’attuale frammentazione nell’erogazione del servizio idrico. La firma del documento, avvenuta presso la sede della Comunità montana della Carnia, uno dei soggetti attivi nella definizione del progetto, sancisce l’accordo fra i principali soci di Carniacque Spa, vale a dire, oltre all’Ente di Tolmezzo, la Comunità montana del Gemonese e Canal del Ferro Valcanale, l’Amga, il Bim e molti dei Comuni dell’Alto Friuli. Il prossimo passo prevede l’adesione, da parte di ciascuna amministrazione comunale non ancora socia, al protocollo d’intesa. “Tutti i Comuni facenti parte del Comprensorio – spiega il presidente della Comunità montana, Lino Not -, ad eccezione di quello di Paularo, hanno dato la loro adesione al progetto e, quelli che già non lo sono, diventeranno a breve soci di Carniacque Spa, trasferendo all’impresa la gestione del sistema idrico comunale. Nei giorni scorsi abbiamo organizzato, a Enemonzo, un ulteriore incontro informativo, a cui ha preso parte anche l’assessore ai lavori pubblici e sport, Ermes De Crignis, che ci ha permesso di verificare ulteriormente l’interesse delle amministrazioni comunali al progetto. Si tratta di un passo importante che permetterà al territorio di gestire autonomamente il ciclo integrato delle acque”. La firma dei patti parasociali consentirà, inoltre, al Comune di Tolmezzo, uno dei primi ad aderire al progetto, di iniziare il processo di trasferimento della gestione delle acque a Carniacque Spa mentre, per la fine di aprile, è in programma l’assemblea della società, volta a definire tutti gli aspetti organizzativi del progetto e a rinnovare il Cda. “Il percorso per giungere ad una gestione unica del servizio idrico nell’Alto Friuli – prosegue Not –, che segue le indicazioni stabilite recentemente dall’amministrazione regionale attraverso l’apposito disegno di legge, non è stato semplice e l’impegno della giunta della Comunità montana per informare in maniera adeguata le amministrazioni comunali è stato notevole. Siamo pronti, ora, ad aprire questo progetto alle altre realtà del territorio montano interessate a diventare socie di Carniacque”.