TOLMEZZO- Domani si apre la mostra per il 60° della Liberazione

La memoria, fonte sostanziale
ove reperire motivi di riflessione ed energie per operare nel
presente, per trarre da una analisi del passato l’idealità per il
futuro.

Nel segno della memoria, appunto, e di questa necessità
retrospettiva, si snodano le numerose iniziative, di diverso
profilo, che il Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia
promuove e realizza direttamente o sostiene finanziariamente per
celebrare il 25 aprile, di cui quest’anno ricorre il 60°
anniversario. Un programma di interventi che l’Ufficio di
Presidenza del Consiglio ha varato su indirizzo della Conferenza
dei Capigruppo, a cui ha partecipato anche il presidente della
Regione Riccardo Illy che ha fornito il suo contributo.

Prima fra tutte si colloca la grande mostra d’arte “Memoria: idea
di libertà” che si apre sabato 2 aprile, alle 18.30, a Tolmezzo,
e che nelle sale di Palazzo Frisacco, fino al 30 del mese,
proporrà opere di Anzil, Altieri, Afro, Dino e Mirko Basaldella,
Cabai, Canci Magnano, Ceschia, Ciussi, De Cillia, Devetta,
Doliach, D’Olivo, De Rocco, Del Zotto, Lucatello, Marangoni,
Mascherini, Music, Pizzinato, Reina, Spacal, Tavagnacco, Variola,
Zigaina, assieme a quelle di Barborini, Butazzoni, Dugo,
Feruglio, Marzona, Onesti, Palcic, Rossi, Topazzini, Pier Paolo
Zanussi, Toni Zanussi, Zoppi.

“Memoria: Idea di libertà”, è una esposizione che il Consiglio
regionale ha realizzato in collaborazione con il capoluogo
carnico e con la consulenza artistica e organizzativa della
Galleria Nuova Artesegno di Udine: ricordi e valori ideali
raccontati sia attraverso le opere di artisti “storici”, che
hanno vissuto il periodo della lotta antifascista e hanno
partecipato anche in prima persona agli eventi subendo non di
rado il carcere e il campo di concentramento, sia di artisti
contemporanei che a quel periodo hanno guardato cogliendo gli
aneliti di pace, tolleranza, libertà di espressione tradotta
anche nello stile e nelle tecniche usate, rifiuto di ogni
prevaricazione e oppressione, rispetto della dignità della
persona, attenzione alle tematiche sociali.

La mostra – sottolinea il presidente del Consiglio Alessandro
Tesini – è un omaggio, attraverso l’arte, a un momento storico
che non può nè deve essere dimenticato, perché i valori
testimoniati da coloro che compresero che era giunto il momento
di cambiare sono diventati gli elementi fondanti dell’Italia
repubblicana e alla base dell’Unione europea.