OVARO- In Carnia la “Fieste de Patrie dal Friul”

Conto alla rovescia per la festa della Patria del Friuli che quest’anno avrà il suo centro a Ovaro. Fra poco più dieci giorni infatti, prenderanno il via le celebrazioni per commemorare i 928 anni della Piçule Patrie.
«Il 3 aprile rappresenta una data importante per il popolo friulano – ha rilevato il presidente della Provincia, Marzio Strassoldo –, poiché sancisce la nascita della patria del Friuli. Nel celebrare il 3 aprile, la Provincia non vuole solamente ricordare un momento di grande centralità politica e culturale della nostra terra, ma proporre un nuovo modello di rapporti più attenti all’originalità e ai diritti del popolo friulano. In un mondo sempre più spersonalizzato è una sicurezza che permette un confronto più schietto e proficuo non solo a livello istituzionale, ma anche con tutte le genti che con noi vengono in contatto. Come il patriarca Sigeardo – ha continuato –, è bene che i rappresentanti politici dei friulani sappiano decidere in piena autonomia ciò che più conviene alla loro gente e che i friulani prendano coscienza di una loro precisa dignità per affrontare con maggior coraggio le sfide del nostro futuro».

Fitto il calendario degli appuntamenti che dal 1° al 5 aprile toccheranno non solo Ovaro, ma tutta la provincia di Udine. Ad aprire le celebrazioni sarà la proiezione venerdì sera, alle 21 al cinema Visionario di Udine del documentario “Friuli viaggio nella storia – Dalle origini alla fine dello stato patriarcale”, il lungometraggio realizzato dall’ente intermedio. Si tratta del primo documentario sulla storia del Friuli dalle origini al 1420. Il film, prodotto dalla Raja Films e girato sul modello dei documentari della Bbc, ricostruisce in modo dinamico e avvincente i principali eventi che hanno fatto la storia del Friuli e della sua gente.
Fra le altre numerose iniziative anche l’assemblea dei consiglieri provinciali di Udine, Pordenone e Gorizia che il 5 aprile si riunirà nel salone del Parlamento del Castello di Udine e in cui sono previsti, tra gli altri, gli interventi dei presidenti Strassoldo, De Anna e Brandolin.