LAUCO- Un progetto per salvaguardare l’agricoltura

Realizzare all’interno del nuovo Progetto Montagna un bando per la presentazione di progetti integrati pubblico-privati per lo sviluppo, potenziamento ed adeguamento igienico-sanitario delle aziende agricole e delle infrastrutture a loro servizio; oppure, in alternativa, progettare modalità specifiche di finanziamento a risoluzione delle problematiche legate al ritardo di sviluppo e adeguamento delle aziende agricole e delle infrastrutture pubbliche a loro servizio in montagna. Questo l’invito indirizzato alla Comunità Montana della Carnia attraverso una delibera approvata all’unanimità dal consiglio comunale di Lauco, la cui economia poggia sul comparto agricolo a conduzione familiare (27 le aziende) dove operano una settantina addetti, dei quali oltre il sessanta per cento avente età inferiore ai 40 anni. Circa 470 i capi di bestiame. Nel corso degli anni questo settore ha contribuito alla salvaguardia del territorio attraverso lo sfalcio e il pascolo, prevenendo i gravi fenomeni di danneggiamenti del suolo verificatisi a causa del maltempo in altre zone abbandonate, ma anche al mantenimento dei nuclei abitati in alta quota preservando e conservando il patrimonio edilizio dei borghi rurali. Ultimamente, però, molte aziende si scontrano con difficoltà legate alle necessità di adeguare la propria produzione alla richiesta di mercato, nonché di adeguare le proprie strutture alle norme igienico-sanitarie ed alle esigenze produttive ed aziendali. Il tutto mentre la situazione delle infrastrutture (strade, fognature, acquedotti) è inadeguata alle esigenze, limitando e danneggiando lo sviluppo e il mantenimento delle aziende. Il Comune di Lauco si è già mosso in varie direzioni per la riqualificazione socio-economica di un territorio gravemente provato dal punto di vista demografico, economico e territoriale, ma la scarsità delle entrate, e quindi la disponibilità di fondi di bilancio, non consente adeguati interventi per poter fra fronte all’adeguamento di queste infrastrutture. Da qui la richiesta del consiglio comunale effettuata alla Comunità Montana, alla quale la Regione ha affidato la gestione del Fondo Montagna e la conseguente elaborazione del nuovo Progetto Montagna.