MONTAGNA- Prima riunione della “Cabina di regia”

Un programma di incontri periodici a breve
scadenza e la definizione delle linee strategiche, settore per
settore, per l’attuazione del “Nuovo Progetto Montagna”, i cui
indirizzi sono stati approvati dalla Giunta regionale nel
settembre 2004.

Sono questi gli impegni presi nel corso della prima riunione
della Cabina di regia, convocata dall’assessore regionale per le
Risorse agricole e montagna, Enzo Marsilio, a cui hanno
partecipato il rettore dell’Università di Udine, Furio Honsell, i
presidenti di Agemont e Promotur, Dino Cozzi e Luca Vidoni, i
rappresentanti delle forze economiche Ezio Lugnani
(Assindustria), Paolo Perini (Api), Sergio Zanirato (Comparto
artigiano), Oscar Chiapolino (Ascom), Igino Piutti (Cooperative),
Mauro Donda (Organizzazioni agricole), Alessandro Forabosco
(Parti sindacali), Mario Bergamini (Associazioni Enti locali).

“Il tavolo rappresenta tutti i soggetti della concertazione e ha
il compito – ha spiegato Marsilio – di individuare le linee per
una strategia di intervento innovativa, che porti alla piena
valorizzazione di tutti i sistemi montani della regione.
Occorrerà, dunque, definire la cornice entro cui potranno
collocarsi i diversi progetti locali che saranno elaborati a
livello di singole zone omogenee, coincidenti con i territori
delle attuali Comunità montane”.

L’assessore ha reso noto che parallelamente alla Cabina di regia,
lavorerà, già a partire dal prossimo incontro, un tavolo tecnico
che avrà il compito di tradurre proposte, indicazioni e
suggerimenti in un organico progetto normativo.

Marsilio ha poi prodotto ai partecipanti del tavolo di lavoro una
relazione che illustra il modello di intervento adottato dalla
Regione Renania Palatinato (Germania). “Si tratta di un esempio –
ha precisato l’assessore – che è in linea con il nostro approccio
e che fa leva su strumenti cofinanziati dall’Unione Europea, come
ad esempio il Piano di sviluppo rurale”.

L’obiettivo da perseguire, che è stato condiviso dai partecipanti
dell’incontro, è quello “di superare l’approccio finora
sperimentato, che ha purtroppo fatto leva su assistenzialismo e
interventi a pioggia, per inaugurare un patto basato su un
accordo di programma in grado di organizzare tutte le risorse
pubbliche a sostegno di precisi programmi territoriali e di
coinvolgere anche l’iniziativa dei privati”, ha concluso
Marsilio