TOLMEZZO- La Comunità Montana a salvaguardia della musica

Salvaguardare e sostenere la musica e il canto popolari della Carnia, affinché i giovani del territorio vengano a conoscenza del patrimonio musicale dell’Alto Friuli e possano, al tempo stesso, rielaborarlo in chiave moderna. Sono questi alcuni degli obiettivi di “La Cjargne a Cjante”, il progetto ideato dalla Comunità Montana della Carnia per la realizzazione di un vero e proprio archivio della musica tradizionale carnica. A dare ufficialmente il via al progetto è stata la convenzione, firmata da Lino Not, presidente della Comunità Montana della Carnia e Nicolò Molea, direttore del Servizio delle Attività Culturali della Regione Friuli Venezia Giulia, con la quale l’amministrazione regionale ha stanziato 15mila euro per le prime attività di coordinamento, registrazione, didattica e catalogazione. “La musica e il canto – spiega Lino Not – sono componenti fondamentali della tradizione e della memoria locali, oltre che espressione della cultura della nostra terra. Per questo motivo crediamo sia importante creare, nell’ottica della conservazione e della riscoperta di brani, testi e testimonianze, un archivio dedicato soprattutto ai giovani e alle scuole, con interventi didattici e la realizzazione di eventi”. I lavori, che prevedono la ricerca e la catalogazione di documentazione audio-visiva di vario genere, si concentreranno anche sulla registrazione delle testimonianze di coloro che si occupano o si sono occupati della musica e delle tradizioni del territorio carnico. Obiettivo a lungo termine di “La Cjargne a Cjante” è, invece, quello di creare una vera e propria “casa della musica”, dotata degli strumenti tecnici specifici per la registrazione e la riproduzione dei documenti raccolti. “I destinatari di questa iniziativa – indica Marino Corti, assessore all’istruzione e alla cultura della Comunità Montana della Carnia – sono i giovani, che rappresentano l’elemento di continuità tra passato e futuro, a cui deve essere tramandata la tradizione musicale della Carnia affinché essa non sia dispersa ma, soprattutto, perchè possa essere rivitalizzata e, in un certo senso, contaminata con le sonorità attuali. L’amministrazione regionale si è dimostrata attenta a questa esigenza e, anche attraverso la collaborazione con associazioni locali ed extra regionali che si occupano di progetti simili, intendiamo proporre attività di comparazione e studio fra espressioni musicali di aree geografiche diverse”. L’iniziativa rientra in un progetto più ampio di tutela e divulgazione della cultura e delle tradizioni locali promosso dalla Comunità Montana della Carnia.