PRATO CARNICO- Rifugio “Mezzanotte” al Passo Siera

La proprietà Collettiva di Pesariis avvia un nuovo progetto di investimenti per qualificare ulteriormente l’offerta culturale e turistica del paese degli orologi e dell’intera valle del tempo.
Come si legge in una nota del Presidente del Comitato di amministrazione, Solari Giuseppe, si intende procedere alla realizzazione di un “Belvedere (panoramico) di Mezzogiorno”, nei prati in quota di fronte dell’abitato. Si tratterà di una leggera struttura in legno, nella quale, oltre che ammirare da sud-est il centro storico e le splendide dolomiti pesarine, sarò possibile riposare dopo un passeggiata, leggere, conversare o far giocare i bambini.
Ma l’opera più impegnativa, sia dal punto di vista finanziario che progettuale, sarà la costruzione di un nuovo rifugio alpino al Passo Siera, a m. 1.600 slm. Grazie alla disponibilità di terreni privati in quell’area ed alla collaborazione gratuita di professionisti friulani ed austriaci e di produttori in legno sloveni, la Proprietà Collettiva di Pesariis scommette ancora una volata sull’innovazione, ovvero su un edificio completamente basato sulla bioarchitettura, sull’utilizzo delle risorse locali e sul risparmio energetico. Un rifugio alpino completamente in legno, bioclimatico, con materiali ed isolamenti naturali e riciclabili, con struttura leggera ed utilizzo di energia solare passiva, termica e fotovoltaica, che soddisfi anche l’accesso ai disabili e premetta lo svolgimento in quota di attività non solo turistiche ma anche didattiche.
Il “Rifugio Mezzanotte” (perché a nord di Pesariis e nella Valle del Tempo!), incrocio ideale delle vallate dei Comuni di Prato Carnico, Forni Avoltri e Sappada, costituirà punto di partenza per passeggiate in quota ed escursioni qualificate, nonché luogo di transito, ristoro e riposo, per gli appassionati di ogni livello che già numerosissimi percorrono i circuiti esistenti (Tuglia, Cima Sappada e Sappada, Monte Creta Forata, Clap Grande e Terze).
La Proprietà Collettiva di Pesariis confida quindi che eventuali bandi dell’Obiettivo 2 sul finanziamento delle infrastrutture turistiche possano prevedere anche nuove realizzazioni in aree poco sviluppate, per interventi coordinati a processi di sviluppo locale già avviati e premiando progetti dimostrativi ed esemplari dal punto di vista tecnico, come quelli basati sulla bioarchitettura.