ARTA TERME- Tanti gli appuntamenti di Natale

Ogni anno ad Arta Terme il Natale offre mille spunti per riscoprire il folklore e i costumi della Carnia. Le festività si aprono mercoledì 8 dicembre con la Festa dell’Immacolata, che si svolge nella frazione di Cabia, località che offre, grazie alla sua eccezionale posizione, uno splendido panorama dell’intera valle del Bût. Segue, domenica 12 e lunedì 13 dicembre, l’appuntamento pre-natalizio più atteso dai bambini: la Festa di Santa Lucia. La prima giornata è dedicata al folklore – con mercatini dell’artigianato e dei prodotti tipici – e alla gastronomia carnica. Nei ristoranti di Arta si potranno gustare menu a base di piatti tradizionali delle Alpi carniche (cjarsons, polenta e frico) che ripropongono “il mangjâ di Sante Luzie”; nei borghi vengono offerte castagne e vin brulé. Nel pomeriggio e fino a sera giochi, giostre, giri in carrozza, dolci e regali diletteranno i piccoli ospiti, a cui verranno distribuite squisite leccornie. Il 13 avrà invece un connotato più religioso: dopo la Messa seguirà la processione della statua della Santa, che attraverserà le vie del paese accompagnata dai fedeli

Domenica 26 dicembre si ripeterà il suggestivo rito alpino – derivante da un’antica tradizione importata dai paesi nordici dagli emigranti della Carnia – dedicato ai Re Magi, la Via del Natale. Accompagnati da musicanti che intonano canti natalizi, ogni anno Gasparre, Melchiorre e Baldassarre, percorrono le vie di Arta e i suoi borghi con in mano la “Stele di Nadâl” (fatta di legno e di carta velina multicolore con all’interno un lume ad olio). Gli annunciatori della nascita Gesù visitano le case del paese donando ad ogni famiglia la “pince”, un pane nero impastato con farina di segale, mais e frumento; in cambio ricevono noci, noccioline, piccole mele e susine essiccate.
Da quest’anno la Via del Natale avrà un angolo dedicato alle noci della Carnia; il tradizionale Mercatino dei prodotti di montagna (con degustazioni di specialità carniche, come il pan di cjase, fatto in casa seguendo l’antica ricetta, castagne e ribolla, cjarsons, vin brulè) riserverà una sezione all’esposizione e alla vendita di questo caratteristico frutto e ai prodotti artigianali e gastronomici da esso derivati. Inoltre i ristoranti proporranno menù con piatti tipici a base di noci. La festa si chiuderà con una serata culturale incentrata sul tema “Noci, fra storia, costume e poesia”.

Il 31 dicembre la tradizionale Marcia della pace vedrà i fedeli incamminarsi dal comune di Zuglio per raggiungere la Pieve di San Pietro. Mercoledì 5 gennaio avrà luogo il tradizionale Falò da Femenàte nella Corte di Flon, nella frazione di Piano. Le manifestazioni si chiuderanno giovedì 6 gennaio con l’inaugurazione della riproduzione di un dipinto di Giovanni Martini, risalente alla fine del 1400, presso la chiesetta di Santo Spirito nel borgo di Chiusini.