ARTA TERME- Il convegno sulla riabilitazione in centro termale
Cure mirate, altamente qualificate e continuative per garantire il reinserimento ambientale e sociale della persona affetta da disabilità anche gravi.
E’ quanto auspicato dai relatori del convegno “Riabilitazione motoria e respiratoria in centro termale”, organizzato dall’Anmic di Udine in collaborazione con il Gervasutta di Udine, l’Inail Fvg, l’Ass 3 Alto Friuli, Terme di Arta e il Consorzio Artatur, svoltosi sabato e domenica scorsi alle Terme di Arta.
“Ogni soggetto che dalla riabilitazione possa trarre un ben che minimo giovamento, seppur di mantenimento – ha ribadito il Presidente dell’Anmic di Udine Silvano Tavano – ha diritto di godere di terapie mirate. La nostra associazione sogna che in regione possano funzionare a pieno regime tre centri di riabilitazione: il Gervasutta di Udine, il Barellai di Grado, le Terme di Arta”. Lo stabilimento carnico, infatti, per il prossimo anno si doterà del Padiglione delle Acque, dove i pazienti infartuati, traumatizzati o disabili potranno usufruire di un percorso flebologico e di trattamenti fisioterapici sia individuali che collettivi. “Oltre ad aver aperto una porta al mondo dello sport ospitando l’Udinese e le squadre giovanili del Milan – ha sottolineato il sindaco di Arta GiovanBattista Somma, – le Terme vogliono caratterizzarsi anche per l’attenzione all’aspetto riabilitativo”. Proposito confermato da Aldo Zambelli, presidente della società di gestione delle Terme: “I lavori in corso rappresentano la nostra volontà di rinnovamento: l’edificio delle Acque sarà il fiore all’occhiello del nostro stabilimento”; un investimento che varrà a rilanciare l’immagine dell’area montana friulana, secondo Tavano non ancora abbastanza valorizzata.
Circa lo stato dell’arte della riabilitazione in Regione ha espresso alcune valutazioni in merito il Presidente della consulta regionale dei disabili Fvg Vladimiro Kosic: “Supportare la fase della riabilitazione intensiva è la chiave per poter aspirare al massimo livello di autosufficienza, e qui, seppure resti ancora lavoro da fare, abbiamo delle buone risposte. Laddove siamo carenti è nella fase di riabilitazione intensiva: bisogna metter a punto una strategia adeguata a far fronte alle conseguenze delle malattie croniche e del generale processo di invecchiamento. Il vero problema con cui ci dobbiamo confrontare è quello delle disabilità complesse”.
Il piano regionale sulla riabilitazione, prossimo al varo, nella definizione delle priorità dei bisogni privilegerà proprio le grandi disabilità, quelle cioè che richiedono una riabilitazione permanente nell’ambito di un progetto di vita personalizzato. Prevede inoltre – si legge nel documento inviato alle Terme dall’Assessore alla sanità Ezio Beltrame – “l’organizzazione di un governo regionale delle funzioni riabilitative, la formazione di tavoli tecnici per la stesura di linee guida cliniche, la definizione dei livelli di funzione regionali”.
Nel pomeriggio di sabato i partecipanti disabili e i loro accompagnatori hanno effettuato delle escursioni, a cura di Artatur, a Timau e a Zuglio. Il convegno si è concluso domenica con le relazioni del presidente dell’Ass 3 Alto Friuli Antonio Peratoner, del responsabile medico Inail di Udine Fernando Luisi e del direttore sanitario delle Terme Emanuele De Nobili, che ha presentato in anteprima il prospetto virtuale della realizzazione finale delle rinnovate Terme, compreso il nuovo Padiglione delle Acque.