PRATO CARNICO- Bandiera verde di Legambiente a Eliana Solari
Mentre è prevista per domenica 10 ottobre l’ultima delle escursioni organizzate da Legambiente nella pedemontana pordenonese, prevista nel fondovalle del Meduna, parte di un ciclo finalizzato a proporre contenuti e riferimenti al progetto di Ecomuseo previsto per l’area, e si stanno elaborando i dati del monitoraggio dell’inquinamento atmosferico estivo che in regione è stato effettuato a Tarvisio, proseguono le consegne dei riconoscimenti alle “buone pratiche”, che fanno sperare concretamente alla conservazione ed allo sviluppo del patrimonio alpino.
In questo contesto è stata consegnata a Pesariis di Prato Carnico la “Bandiera verde” della Carovana delle Alpi a Eliana Solari.
Presenti all’incontro, presso l’agriturismo Sot la napa, i rappresentanti di Legambiente Nereo Peresson e Fabiano Miceli, e Marianna Mainardis, dell’ufficio zonale di Tolmezzo della Confederazione Italiana Agricoltori, Elia Mioni ha consegnato il diploma conferito con la seguente motivazione: “l’attività imprenditoriale e civile di Eliana Solari dimostra come lo sviluppo sostenibile e la coesione sociale siano principi realizzabili, che possono contribuire a conservare e valorizzare la dimensione storica e tradizionale di vita in montagna a partire dalle risorse locali anche nella dimensione odierna, e segnano, inoltre, il rilievo della presenza e della capacità femminile nel coniugare dimensione privata e pubblica”.
Ricordando la continuità delle scelte culturali ed imprenditoriali di Eliana Solari dalla conduzione di un’azienda agricola biologica che comprende uno dei campi catalogo delle varietà di fagiolo locale fino all’alloggio con ristoro avviato recuperando un edificio del 1700 nel rispetto dell’architettura storica originale e come questa attività sia accompagnata da un impegno nella locale Pro Loco e in una organizzazione sindacale, Mioni ha sottolineato che questo è stato l’unico riconoscimento dato da Legambiente in questa edizione 2004 ad un singolo cittadino, proprio in virtù delle diverse caratteristiche positive e con l’intenzione di segnalare all’attenzione pubblica tutti gli altri operatori presenti in montagna con scelte imprenditoriali e di vita simili, nella convinzione che questo specifico comparto economico non solo risponde a modelli di sviluppo sostenibile nel tempo, consente la conservazione del patrimonio alpino, è anche intimamente legato alla dimensione locale, promuove la qualità territoriale ed è impossibile la sua “delocalizzazione”.