TOLMEZZO- Presentato il rapporto fitosanitario Fvg 2003
E’ stato presentato ieri a Tolmezzo dalla
direzione centrale delle Risorse Agricole, Naturali, Forestali e
della Montagna, servizio Selvicoltura e Antincendio boschivo, il
rapporto 2003 dell’Inventario fitopatologico forestale-BAUSINVE,
contenente una sintesi sullo stato di salute dei boschi del
Friuli Venezia Giulia.
Il rapporto fornisce un dettagliato elenco dei principali agenti
avversi alle foreste della nostra Regione e riporta l’entità dei
danni che hanno causato lo scorso anno, nonché una sintesi sullo
stato di salute dei boschi regionali nel decennio 1994-2003.
Tale documento è frutto di un lavoro di monitoraggio permanente
della situazione fitosanitaria dei boschi che viene condotto, dal
1994, dal personale del Corpo forestale regionale con la
consulenza scientifica di esperti in patologia ed entomologia
forestale e, a partire dal 2001, dell’Università di Udine.
Il censimento effettuato riguarda le cause di danno e di
deperimento delle piante forestali imputabili a insetti, funghi
patogeni, altri agenti non identificati nonché ad eventi
meteorici avversi (trombe d’aria, alluvioni, gelate, ecc.).
Sinteticamente, si è potuto verificare che nelle foreste del
Friuli Venezia Giulia, l’anno 2003 è stato caratterizzato da una
modesta incidenza di danni da insetti e funghi patogeni, mentre
hanno avuto maggiore importanza alcune conseguenze dell’andamento
meteorologico anomalo registrato nel corso della stagione
vegetativa, caratterizzato da una delle estati più calde e
asciutte degli ultimi decenni. Infatti la forte siccità estiva ha
portato sintomi di sofferenza da stress idrico soprattutto su
carpino nero, carpino bianco e querce, visibili, fino da giugno,
come arrossamenti della chioma e defogliazioni estese soprattutto
sul Carso e nella fascia prealpina.
Le ripercussioni dell’andamento climatico anomalo del 2003 si
sono osservate anche nel corso dell’appena trascorsa stagione
vegetativa con numerosi attacchi primaverili di insetti
defogliatori sul Carso e nella fascia prealpina e oltre 2.500
metri cubi di legname di abete rosso persi a causa dell’attacco
di un particolare insetto, il bostrico tipografo, in Carnia.
Altri importanti eventi meteorici avversi, tra i quali ricordiamo
alcune trombe d’aria in comune di Forni Avoltri e l’alluvione che
ha colpito la Val Canale-Canal del Ferro nell’agosto 2003, hanno
causato schianti per 4.376 metri cubi. Si tratta di una massa
legnosa abbastanza contenuta rispetto alle perdite per schianti
di 36.266 metri cubi registrate nel 2002 ma piuttosto importante
in quanto concentrata solo in alcune zone della regione. Inoltre,
a metà maggio una forte gelata ha colpito le faggete di quota in
tutta la zona montana causando estesi arrossamenti delle chiome
su una superficie complessiva di 1.050 ettari; le piante colpite
si sono comunque si parzialmente riprese con una nuova emissione
di foglie nel corso della stagione vegetativa.
Per quanto riguarda i danni ai boschi causati da agenti biotici
(insetti, funghi, ecc.), non si sono verificati fenomeni di
particolare rilievo: l’estate molto secca e calda non è stata
favorevole ai funghi agenti di malattie della chioma e le
defogliazioni gravi (cioè che hanno interessato oltre il 25 per
cento delle chiome) da insetti e da funghi hanno interessato una
superficie pari a circa 16 ettari, cioè una parte irrisoria dei
275 mila ettari di boschi della regione.
Le perdite legnose causate da insetti xilofagi e da funghi agenti
di patologie del fusto, dell’apparato radicale e dell’apparato
vascolare, che hanno causato la morte delle piante, ammontano a
980 metri cubi; si tratta di valori contenuti, complessivamente
in linea con i dati medi degli ultimi anni che si attestano
attorno ai 1500 metri cubi l’anno.