MOGGIO- Ermolli, i lavoratori in consiglio regionale
Nominare, in tempi rapidi, un
Commissario valido, competente e che conosca sia la realtà
produttiva che il territorio montano del Friuli Venezia Giulia.
Sono questi i requisiti su cui si concentrano le aspettative e
gli auspici per il Cartificio Ermolli di Moggio Udinese, dopo il
pronunciamento del Tribunale di Milano sulla soluzione della
crisi dell’azienda, prevedendo il ricorso alla procedura
contemplata dalla legge Prodi bis.
Aspettative e auspici unanimemente condivisi durante l’incontro
che, nella sede del Consiglio regionale a Trieste, i lavoratori e
la comunità di Moggio, rappresentata dal sindaco Ezio De Toni,
hanno avuto con il presidente dell’Assemblea Alessandro Tesini,
tutte le espressioni consiliari e il presidente della Regione
Riccardo Illy, assieme all’assessore Enzo Marsilio.
E, infatti, il Consiglio regionale, con un ordine del giorno
sottoscritto da tutti i gruppi consiliari e votato in mattinata,
ha impegnato i presidenti della Regione e del Consiglio a farsi
portavoce nei confronti del ministero delle Attività produttive
affinché proceda con sollecitudine in tal senso, dando
rapidamente un incarico qualificato.
“Scegliere in breve tempo una persona con cognizione di causa –
ha affermato Tesini – è importante perché in questi mesi c’è
stato il timore e il sospetto che si prendessero decisioni
sbagliate nella non piena conoscenza di cosa sia questa azienda e
cosa essa rappresenti nel contesto sociale di questa montagna”.
Tesini, ricordando la partecipazione con cui non solo la
cittadinanza ma l’intera comunità regionale ha seguito la
battaglia dei lavoratori, ha anche ribadito il grande senso di
responsabilità con cui essi, in questi mesi, hanno difeso il
futuro della cartiera: “un patrimonio economico, sociale, di
competenze professionali e umane, a cui la montagna friulana e
l’intero Friuli Venezia Giulia non possono rinunciare”.
Quella che si è aperta ora è una pagina nuova, che consente di
riprendere la produzione – ha sottolineato ancora il presidente
del Consiglio; una pagina che, per il sindaco De Toni, conferma
che i problemi della cartiera si riflettono sull’intera vallata e
che le soluzioni vanno individuate in maniera complessiva, ad un
tavolo al di sopra di ogni schieramento politico.
“Siamo stati e siamo tutti uniti nello sforzo di salvare questa
azienda, ma l’elemento tempo è determinante – ha dichiarato a
nome dei lavoratori Franco Barrera della CGIL, chiedendo
l’appoggio compatto delle istituzioni e presentando un documento
che, oltre a riassumere storia e vicende recenti dell’azienda, ne
evidenzia tutte le potenzialità nel mercato europeo e non solo.
E proprio in linea con l’esigenza assoluta di tempi celeri,
l’ordine del giorno del Consiglio regionale, illustrato anche ai
lavoratori, è stato inviato immediatamente al ministro per le
attività produttive, Marzano, con il quale anche il presidente
Illy ha avviato subito contatti.
In piena sintonia con Tesini, Illy ha confermato di aver scritto
al ministro chiedendo il suo personale intervento per avere non
un commissario “paracadutato” in questa realtà, ma un
professionista valido e competente che possa lavorare per la
salvaguardia di questo territorio, facendo riprendere
immediatamente la produzione e ritessendo i rapporti con la
clientela.
Quanto al problema della montagna, l’impostazione, per Illy, deve
seguire un approccio sistemico, non guardando a singole realtà e
avendo un referente unico.