UDINESE- Uefa, ancora una volta fuori al primo turno

Come un anno fa. Fuori al primo turno. L’Uefa per Spalletti è stregata o, meglio, indigesta. Ma se contro i modesti austriaci del Salisburgo la frittata avvenne in casa, contro i tenaci greci del Panionios la qualificazione é stata buttata all’andata, quando l’Udinese disputò una partita assolutamente inadeguata e uscì sconfitta 3-1. Al Friuli serviva l’impresa, cioé due gol. Ne è arrivato solo uno. I greci vanno avanti, i friulani escono a testa bassa dalla competizione europea. Ma chi deve riflettere è Spalletti. Il tecnico, infatti, ha sbagliato formazione all’andata, disponendo una difesa a quattro che fece invece acqua da tutte le parti. E rimontare due gol non é mai facile, soprattutto in Europa. L’allenatore aveva seminato fiducia a piene mani dicendosi sicuro di passare il turno, ma il responso del campo è stato impietosamente diverso. I greci, che già in casa propria avevano fatto vedere cose egregie, si sono dimostrati anche al Friuli una formazione coriacea. Non hanno mai arretrato più di tanto il baricentro disponendo le barricate solamente negli ultimi dieci minuti di gara. Per contro l’Udinese ci ha messo del suo. Già, perché sbagliare quattro gol non è da tutti. E quando si gettano al vento tante buone occasioni si è inevitabilmente puniti. Una squadra non può creare quattro limpide palle gol restando a bocca asciutta. O meglio può, ma poi esce dalla competizione. E’ quello che è avvenuto al Friuli. Spalletti recupera all’ultimo minuto Iaquinta e schiera la squadra migliore, con tre punte pronte a colpire. L’Udinese parte con il piglio giusto, ma prima Jankulovski e poi Iaquinta sprecano due chance davvero ghiotte. I friulani sono padroni del campo, con Pizarro e Jankulovski, mentre i greci si limitano ad aspettare gli avversari sulla propria tre-quarti per poi affidarsi ai lanci di Parodi per Breska. Ma nel primo tempo è solo l’ Udinese a farsi notare. Al 28′ Di Michele si fa parare una conclusione ravvicinata, mentre al 36′ Di Natale, dai 25 metri, colpisce in pieno la traversa. Tra le due occasioni lo stesso attaccante friulano si fa notare in area, fermato forse irregolarmente dalla difesa greca. Il Panionios fa la sua partita, aspetta e riparte, ma senza impensierire De Sanctis. La ripresa comincia con una bella conclusione di Breska parata a terra da de Sanctis. Poi ci pensa Jankulovski a complicare ancora di più la serata dell’Udinese facendosi espellere all’8′ per atteggiamento antisportivo su Parodi. La gara si sviluppa però sui soliti binari: l’Udinese macina azioni, ma senza pungere. Il Panionios, guardingo, si difende senza scoprirsi. E’ sempre l’Udinese a fare la partita, ma non riesce a pungere. Al 20′ Alberto impegna Drobny, poi è ancora Iaquinta al 28′ a sbagliare. Il gol arriva al 38′ con un gran tiro dalla distanza di Mauri che beffa l’ estremo difensore del Panionios. Passati in vantaggio i bianconeri cercano disperatamente il secondo gol, ma in cattedra sale Benes con alcune decisioni arbitrali discutibili, che alla fine faranno infuriare i tifosi, tanto che il direttore di gara dovrà uscire scortato dai dirigenti dell’Udinese. Al 40′ Iaquinta ferma una conclusione di Mauri, mentre proprio al 45′ tutto lo stadio grida al rigore per un fallo di mano di Goundoulakis. Ma l’arbitro fa proseguire. Il Panionios non sta a guardare e con una azione di alleggerimento per poco non pareggia. Sarebbe stata una beffa, ma l’1-0 ha comunque il sapore amaro della vittoria inutile.