UDINESE- Via al ritiro di Arta Terme
Una preparazione differenziata e personalizzata per sopperire ai problemi causati dal prolungamento della scorsa stagione con coppa America ed Europei: lo ha previsto Luciano Spalletti, allenatore dell’ Udinese, che da questa sera al 10 agosto guiderà il ritiro dei bianconeri friulani ad Arta Terme. “Cominciare la preparazione così è in effetti un problema – ha detto Spalletti – perché molti giocatori sono tuttora impegnati, altri arriveranno in ritardo, altri ancora partiranno per disputare le Olimpiadi. Per non parlare di quelli che sono infortunati”. Ma al di là di questo rammarico, Spalletti si è detto felice. “Siamo un gruppo solido e collaudato – ha detto – con il quale spero di lavorare bene. I miei giocatori li conosco benissimo e quindi, se sapranno azzerare tutto e ripartire da capo sono convinto che riusciranno a fare bene. Ho completa fiducia in questa squadra”. L’ allenatore ha ribadito di voler ottenere di più da Kroldrup e Iaquinta, ma si è detto felice di poter ricostruire l’ Udinese sul duo Jankulovski-Pizarro, due talenti che alla fine (ma il calcio mercato è ancora aperto) sono rimasti a Udine. E poi è arrivato Di Michele. “E’ un ragazzo che conosciamo bene perché è già stato qui – ha spiegato Spalletti – forse non è riuscito a dimostrare tutto il suo valore, ma io spero di poterlo aiutare”. Per tutti oggi ha parlato capitan Bertotto, alla sua dodicesima stagione con l’ Udinese. “Sono un giocatore ambizioso – ha detto – e quindi quello che ho ottenuto non mi riguarda più. Nel senso che sono già proiettato verso altri traguardi. Penso che se noi riuscissimo a ripetere il campionato scorso sarebbe bellissimo e straordinario”. Bertotto, che si è detto un pò deluso da Trapattoni per la mancata convocazione in Nazionale, ha ribadito di voler pensare ancora in grande.”Significa che non ho smesso di pensare ad una grande squadra – ha sorriso Bertotto – anche se a Udine mi trovo benissimo”. Infine Iaquinta, quest’ anno insidiato anche dall’ arrivo di Di Michele. “Ma io non mi sento un titolare fisso. So – ha detto l’ attaccante – che dovrò conquistarmi il posto, alla pari di Fava e di Di Michele. Lo scorso campionato ho fatto undici gol – ha proseguito – ma quest’ anno voglio migliorarmi.Per questo – ha concluso Iaquinta – devo ripartire con umiltà e serenità”