TOLMEZZO- Assemblea Confartigianato Udine a Illegio
Compito principale della Regione,
ha indicato il presidente del Friuli Venezia Giulia
all’assemblea provinciale della Confartigianato di Udine tenutasi
ad Illegio di Tolmezzo – in quella montagna friulana che oggi
affronta una pesante crisi industriale ed occupazionale – è
quella di costruire le condizioni giuridiche e normative per
favorire gli insediamenti produttivi e quindi di offrire le
“risorse” possibili e disponibili.
Innanzitutto quelle “umane”, e dunque l’impegno
dell’Amministrazione regionale per la formazione professionale
(anche d’eccellenza), per il mondo della scuola ed il sistema
universitario, ma poi ovviamente quelle finanziarie, “ai costi
più bassi”, intervenendo sia attraverso enti quali Friulia, Frie,
Mediocredito, Congafi, sia agendo sugli istituti bancari che
hanno deciso di mantenere forte il proprio radicamento sul
territorio, ed infine quelle legate al trasferimento delle
conoscenze ed all’innovazione.
Secondo il presidente della Regione, intervenuto all’assemblea
della Confartigianato udinese guidata da Carlo Faleschini assieme
agli assessori regionali alle Attività Produttive ed alla
Montagna, oggi la Regione, comunque impegnata ad affrontare e
risolvere tutte le attuali contingenti emergenze aziendali
dell’area montana del Friuli, deve dare risposte strutturali ai
problemi di queste zone.
Se una prima “risposta” per il rilancio dell’area può essere
offerta dallo sviluppo di nuove microattività economiche (e
quelle di carattere artigianale già ora rappresentano un esempio
importante), più in generale occorre pensare ad imprese che
trovino i propri vantaggi dalla localizzazione in montagna dalla
presenza di materie prime quali l’acqua e la pietra, o ad aziende
ad alto contenuto di conoscenze (in questo caso fondamentale
appare l’inserimento di figure professionali con elevati standard
d’istruzione) o, infine, alla riqualificazione del settore
turistico.
“Obiettivo” turismo che la Regione sta affrontando, ad esempio
avendo optato per una nuova dirigenza di Promotur e proseguendo
il già avviato programma di potenziamento dei poli sciistici, ma
che dovrà anche vedere una riqualificazione del comparto
alberghiero (esempi eccellenti l'”albergo diffuso” o gli
agriturismo), nonché l’affiancamento di settori quali
l’artigianato locale, l’agricoltura di qualità e la zootecnia.
Deve anche essere incentivato, per il presidente della Regione,
il telelavoro, che ha offerto risultati interessanti già in
Liguria (nelle Cinque Terre) ed in Emilia-Romagna, consentendo di
frenare lo spopolamento delle aree più marginali.
Infine il presidente ha sottolineato che proprio a favore della
montagna la Regione sta verificando la possibilità di un
intervento sull’Irap per diminuire il carico fiscale nelle aree
montane, mentre è stata intrapresa un’azione nei confronti di
Governo nazionale e Parlamento affinché possa venir messo allo
studio un meccanismo che leghi in modo inversamente proporzionale
la quota di prelievo fiscale all’altitudine geografica.