PRATO CARNICO- Gli impegni dell’Amm.Frazionale di Pesariis
Come si legge in una nota della proprietà collettiva di Pesariis, da qualche giorno sono in corso i lavori di recupero e sistemazione dei manufatti “lavatoio” e “fonte solforosa”, mentre inizieranno la settimana prossima quelli di ristrutturazione e trasformazione dell’ex-caseificio sociale di Pesariis (per complessivi 220.000 euro)
Ma forse, dati i tempi, è un’altra la notizia da dare. L’amministrazione Frazionale, dopo l’inserimento della commessa del negozio di alimentari, ha deliberato l’assunzione di due operai agricoli. L’obiettivo è quello di arrivare gradualmente a svolgere in modo diretto la maggior parte delle attività forestali. Dopo l’acquisto di un mezzo fuoristrada, delle attrezzature boschive di base e di un calibro elettronico, l’Amministrazione intende quindi procedere su questo programma con l’inserimento di due persone, mentre una terza è già previsto che lo sarà nella primavera prossima.
Come spiega Delio Strazzaboschi, “si comincerà con lo svolgere direttamente gli interventi di miglioramento colturale della proprietà (potature e diradamenti) e si proseguirà poi con le operazioni di taglio ed allestimento dei tronchi nel bosco di produzione. Inoltre, queste persone potranno provvedere alla manutenzione della viabilità boschiva ed alla riattivazione e sistemazione di sentieri per un loro uso turistico.”
Il Comitato di Amministrazione sta anche studiando diverse e più razionali forme di gestione della foresta di latifoglie ad uso civico, che consenta i benefici ai residenti in montagna senza depauperare la proprietà collettiva e l’ambiente.
Il presidente Solari Giuseppe non si nasconde l’impegno ma scommette sul futuro. “Saranno inevitabili altri investimenti entro fine anno (mezzi di movimentazione e trasporto innanzitutto). In ogni caso, ci siamo fatti coraggio e siamo convinti di poter andare avanti con successo. Chissà che nel 2006, quando la proprietà collettiva di Pesariis compirà i suoi primi 110 anni in epoca moderna, non ci siano magari dieci lavoratori dipendenti.”