LAUCO- La realtà di Val di Lauco e Trischiamps
A Val di Lauco e Trischiamps, frazioni del
comune di Lauco, poco a Sud dei duemila metri del Monte Arvenis,
gli abitanti si contano sulle dita delle mani.
Sembrano quasi una “scommessa” con la natura e la montagna quelle
venti persone che ci abitano e per arrivarci occorre impegnarsi
lungo una strada stretta e ripida, da Villa Santina passando per
Lauco e Vinaio.
Si è ad un passo (un paio di chilometri) dagli impianti di sci
dello Zoncolan e di Ravascletto ma qui la vita ha un altro passo,
non scandito dalle necessità dell’uomo ma dettate dalle esigenze
degli altri “abitanti” della valle;
perchè a Val ed a Trischiamps, 18 e 2 residenti rispettivamente,
i tempi sono quelli delle attività agricole e zootecniche.
Sono infatti attive tre aziende, con circa cento capi bovini, ma
anche maiali, galline, conigli e tacchini, che alimentano la
piccola economia di queste due frazioni, costituita dalla
produzione e dalla vendita diretta di formaggi, ricotta ed
insaccati.
Frazioni ed attività simbolo della difficile vita in montagna che
l’assessore regionale alle Risorse Agricole, Naturali e Forestali
Enzo Marsilio ha visitato negli scorsi giorni, parlando – tra gli
altri – con Donata e Renato Dario che a gennaio hanno “regalato”
a Val di Lauco, dopo 26 anni, un nuovo nato, il loro figlio
Gabriele.
Le due frazioni rappresentano un po’ tutti i piccoli centri delle
Alpi friulane, alle prese con i problemi del quotidiano, con la
voglia di scendere a valle ma anche con la consapevolezza, è
stato sottolineato a Marsilio, di voler proseguire a presidiare e
tutelare un ambiente che altrimenti sarebbe spopolato ed
abbandonato.
Situazioni talvolta quasi al limite e che proprio per questa
ragione, per essere vivibili, hanno necessariamente bisogno – è
stato evidenziato – dell’intervento pubblico, sia diretto che
indiretto.
Da un lato occorre infatti intervenire in tutta la montagna, non
solo a Val e Trischiamps, sulle infrastrutture viarie e sui
servizi sociali dei Comuni più svantaggiati, dall’altro appare
urgente assecondare finanziariamente le piccole attività
agricole, agrituristiche e dell’allevamento alpestre, con
contributi per attrezzature e mezzi.
In questo contesto, è stato osservato, un ruolo importante è
assegnato alle Comunità montane, soprattutto per quanto riguarda
il sostegno alle imprese agricole e zootecniche.