TOLMEZZO- Riunito il direttivo del CNA della Carnia

Ha avuto luogo nei giorni scorsi il direttivo CNA della Carnia, presenti quindici persone.

Nell’aprire i lavori il presidente di zona Aurelio Cemin ha evidenziato le esigenze generali del comparto artigiano in Montagna. In primo luogo, il bisogno assai diffuso di assistenza tecnica e consulenza gestionale delle piccole imprese (pur nei limiti dei loro assetti contabili e fiscali), dato che nell’area esse sono molto spesso dedite non all’artigianato di produzione-subfornitura, ma di servizio (muratori, idraulici, elettricisti, imbianchini). Inoltre, appare ancora forte la necessità di corsi di formazione collettivi da svolgersi in area montana (non solo per normative, ma anche per computer, inglese, ecc.).

Su richiesta di alcuni imprenditori, è stato poi affrontato il tema dello Sportello Unico per le imprese. Come noto, si tratta di un insieme di servizi messi a disposizione dal Comune in un unico sportello dedicato, nel quale vengono concentrate tutte le richieste delle aziende, l’attivazione dei procedimenti amministrativi, la richiesta di pareri obbligatori e gli esiti delle pratiche. Lo sportello unico è stato realizzato in alcuni dei Comuni della Regione, ma in Montagna, ove operativo come a Tolmezzo, il successo è stato scarso: qui gli imprenditori non sono abituati a rivolgersi al proprio Comune per le problematiche della loro attività economica. Gli altri piccoli Comuni della Carnia, a suo tempo sollecitati dalla Comunità Montana, hanno manifestato scarsissimo interesse, giustificandosi con il piccolo numero di imprenditori locali, con la complessità delle procedure organizzative d’avviamento o con problemi di formazione e carico di lavoro dei dipendenti. In conclusione lo Sportello Unico in Montagna non esiste.
“Eppure”, come ricorda Delio Strazzaboschi “si potrebbero ottenere servizi semplificati e accelerati e si potrebbero avere dal proprio Comune anche informazioni su contributi e agevolazioni. Credo poi che il riscontro in montagna sarebbe diverso da quello del fondovalle tolmezzino, e cioè positivo proprio per questioni di comodità. Invece, la piccola impresa della Montagna deve rincorrere informazioni e servizi in mille posti diversi (pubblici, di categoria e di mercato) e per di più senza avere mai la certezza di aver fatto la cosa giusta.”
Forte è quindi la richiesta della CNA della Carnia ai futuri amministratori comunali, affinché provvedano ad attivare concretamente tale strumento che può contribuire alla promozione dello sviluppo.”