MONTAGNA- Caroli: “Per il rilancio necessaria la collaborazione”

“Il rilancio della montagna passa attraverso una valorizzazione delle risorse umane e cioè di quelle persone che condividono la cultura del vivere in montagna e che sono in grado di sfruttare al meglio le ricchezze naturali ed economiche presenti”. Queste le parole dell’assessore provinciale alla montagna Vittorio Caroli pronunciate a margine della presentazione del programma di sviluppo redatto dalla Provincia. “Il nostro primo obiettivo – ha spiegato – deve essere quello di fare della montagna un ambiente favorevole allo sviluppo di iniziative imprenditoriali. Nell’ipotesi di lavoro che abbiamo presentato vengono individuate quattro aree di intervento, considerate indispensabili per invertire lo spopolamento: lo sviluppo dell’economia, la riduzione dei costi della vita in montagna, il miglioramento delle infrastrutture e delle condizioni di vivibilità del territorio e dei paesi. Questi interventi, però – ha precisato Caroli – non dovranno essere assistenziali ma strutturali, finalizzati alla trasformazione dei problemi in opportunità”.
Fondamentale, secondo l’assessore, sarà anche la realizzazione di un patto territoriale di sviluppo “che – ha precisato – dovrà essere un progetto da costruire assieme, ogni singola Comunità montana con i comuni, d’intesa con le associazioni di categoria e le organizzazioni sindacali: un patto d’area coordinato dalla Provincia come ente programmatore”.
“Su questi presupposti – ha aggiunto Caroli – vorrei venisse condiviso un progetto che, partendo dal nostro programma di sviluppo, consenta di affrontare in maniera innovativa i problemi. In seguito potremo confrontarci con la Regione e con lo Stato per ottenere le risorse finanziarie necessarie, impegnandoci però, nel frattempo, ad utilizzare più razionalmente quelle disponibili concentrandole su obiettivi condivisi”.
Per Caroli gli eletti nei comuni o nelle comunità montane hanno il dovere di richiedere e pretendere questo maggiore impegno da parte della Provincia e della Regione. “A questo proposito – conclude l’assessore – se vogliamo fare gli interessi della gente che ci ha eletti, non possiamo non incontraci e trovare assieme, nel rispetto dei ruoli e delle competenze, le soluzioni più adeguate per porre le basi ad uno sviluppo economico e sociale dei territori montani attanagliati da una profonda crisi”.