TARVISIO- Carlantoni: “Regione blocca sviluppo montagna”

“Il mancato inserimento da parte della Regione del Piano integrato territoriale nel Docup rappresenta un’occasione persa, poiché impedirà di accedere a fondi aggiuntivi”. Queste le parole del vicepresidente della Provincia di Udine Renato Carlantoni, intervenuto ad un workshop tematico riguardante l’industria e l’attività economica in Valcanale e Canal del Ferro organizzato a Tarvisio dall’assessore alle attività produttive Irene Revelant. “E’ impensabile che a causa della burocrazia portata all’eccesso da qualche funzionario si perdano occasioni del genere – ha aggiunto Carlantoni – E poi ci si domanda come mai lo sviluppo della montagna non decolli. E’ da sei mesi, ad esempio, che stiamo aspettando il rilascio della compatibilità urbanistica per la realizzazione del tratto di pista ciclabile tra Coccau e Camporosso, opera che è già stata finanziata e che a causa di questi ritardi rischia di perdere i fondi”.
Critica anche l’assessore Revelant: “Non capisco perché la regione non voglia portare avanti il Pit. Comunque noi faremo un ultimo tentativo mandando il progetto direttamente al presidente Illy. Nel frattempo però dobbiamo cercare di realizzare progettualità alternative. La Provincia a questo proposito è disposta ad appoggiare e sostenere le proposte che arriveranno dalle associazioni economiche”.
E dall’incontro tenutosi ieri nel municipio di Tarvisio, al quale hanno partecipato i rappresentanti dell’Api, dell’Ascom, dell’Assindustria, del Cna, di Friulia, di Open Leader, della Comunità Montana, dell’Ente Parco Prealpi, della Foresta di Tarvisio insieme agli amministratori della Valcanale e del Canal del Ferro, alcune ipotesi concrete sono già emerse. In particolare Cna e Phs hanno pensato di creare e sviluppare in zona un distretto del legno ad alta qualità. “Il turismo, da solo – hanno spiegato –, non può essere fruttuoso senza una realtà economica alle spalle, realtà che in Valcanale potrebbe essere costruita sulla valorizzazione dell’immagine e della lavorazione dell’abete rosso di risonanza, sfruttando in questo modo una potenzialità del luogo”.
L’assessore Revelant ha poi ribadito l’importanza della realizzazione di collegamenti a banda larga raccogliendo anche la protesta degli amministratori locali che chiedono a gran voce la riapertura dei caselli autostradali di Chiusaforte e Resiutta.