RESIA- Inaugurato il nuovo capannone in località Varcata

Un grande evento per Resia e per tutta la valle
che ieri ha festeggiato con il presidente della Regione Riccardo
Illy l’insediamento, nel nuovo capannone industriale in località
Varcata, di due attività produttive fondamentali per lo sviluppo
di un’area che lo stesso sindaco di Resia Sergio Barbarino ha
definito “disagiata, lontana dalle grandi arterie ma vogliosa di
mantenere la propria identità culturale, produttiva e
linguistica”.

In questo angolo di Friuli Venezia Giulia, infatti, dove si parla
un idioma slavo arcaico, le aziende Lavorare Insieme e Diamir
trovano ora un ambiente ideale per sviluppare, ha affermato Illy,
quelle attività industriali capillari rispettose dell’ambiente
che, assieme al turismo, possono rappresentare la carta vincente
della montagna, contribuendo a ripopolarla nell’ambito di un
progetto di rilancio che l’attuale Governo regionale ha inserito
tra le priorità operative. Non a caso, ha ricordato il
presidente, lo scorso venerdì sono stati approvati dalla Giunta
altri cinque progetti analoghi che riguardano l’area montana.

Nel capannone progettato dall’architetto Fagiani – 1678 metri
quadri, costo complessivo 937.400 euro in gran parte coperti da
contributo regionale – la Diamar produrrà punte diamantate ad uso
odontoiatrico ed industriale impiegando 6 persone, mentre
Lavorare Insieme si avvarrà di venti operari, in prevalenza
donne, per assemblare fanaleria e ventilazione d’automobile per
altre due imprese friulane, la Comefri di Magnano in Riviera e la
Seima di Tolmezzo.

L’intero paese ha presenziato, a fianco delle principali autorità
regionali, all’importante inaugurazione.

“La montagna non è un luogo di svago dei cittadini ma una grande
risorsa per il territorio”, ha ricordato il presidente della
Provincia di Udine, Marzio Strassoldo, mentre il presidente della
Comunità montana del Gemonese, Canal del Ferro e Val Canale, Ivo
del Negro, ha sottolineato il ruolo di questo spazio industriale
che consentirà a molti abitanti della valle di vivere e lavorare
nella propria terra.

“Riusciremo a portare avanti il rilancio della montagna – ha
concluso Illy – che è parte integrante del programma di Intesa
Democratica. Questa è la sfida più grande del Friuli Venezia
Giulia proiettato nel futuro”.

Prima del rituale taglio del nastro da parte del presidente
Illy, si è assistito alla tangibile dimostrazione
dell’attaccamento della gente della valle alle proprie radici: ad
entusiasmare ed emozionare gli ospiti hanno infatti pensato i
giovani componenti del gruppo folkloristico locale, guidato da
Mauro e Serena Di Lenardo. Un’esibizione di musica e danze che ha
origini nel 1838, quando è stato fondato il gruppo, dove violini
e violoncelli vengono suonati con modi e corde non tradizionali
ed il canto è tutto in lingua locale.