ALTO FRIULI- Per Coldiretti è emrgenza montagna

“La siccità della scorsa estate e la conseguente impennata dei prezzi dei foraggi e la contestuale flessione dei prezzi del latte all’origine, sta rappresentando per le aziende zootecniche dell’area montana un colpo durissimo al punto che molte rischiano davvero il fallimento”. Lo denuncia il direttore di Coldiretti della provincia di Udine, Mauro Donda che parla apertamente di una vera e propria “emergenza montagna per la quale si rende indispensabile un’azione di immediato soccorso”. Coldiretti, che da anni si occupa dei problemi della montagna e che fa parte del Think tank istituito in Cirmont dall’Università di Udine per mettere a punto progetti di rilancio dell’attività agricola, artigianale, turistica, lancia un nuovo grido d’allarme: “E’ vero che la situazione è drammatica e che in dieci anni sono scomparse più dell’80% delle aziende agricole al punto che oggi sono solo 1.423 al posto di 7.500, ma è anche vero – spiega Donda – che la rinascita delle malghe dimostra che per l’agricoltura ci sono spazi e con essa per il turismo e per l’artigianato. Occorre solo mettere le imprese nella condizione di operare risolvendo problemi decennali e spesso strutturali che debbono e possono trovare risposta. In questa ottica positivo – ha concluso Donda – il lavoro che stiamo facendo con l’Università di Udine in Cirmont e mi auguro che la Regione accoglierà le nostre proposte”.

Nel frattempo Coldiretti di Udine ha deciso di convocare nei prossimi giorni un’assemblea dei quadri dirigenti e dei presidenti di sezione di tutta la zona montana per rilanciare un’azione di mobilitazione e per definire le iniziative più urgenti da intraprendere. Fra le emergenze Coldiretti indica la definizione di un Progetto e di politiche specifiche per la montagna (in cui l’agricoltura riveste un ruolo centrale, politiche organicamente integrate con i settori di artigianato, commercio e turismo). Nel progetto devono trovare spazio interventi sulle filiere produttive (in particolare quella zootecnica) che devono portare valore aggiunto alle imprese; interventi sulle aziende (fiscali, contributivi, semplificazione burocratico-amministrativa; ricomposizione fondiaria e recupero superfici abbandonate; sviluppo della multifunzionalità e applicazione della legge di orientamento.