PROVINCIA A.F.- Oggi i 38 sindaci per il sì si trovano al
Informare sulle procedure previste dalla legge per lo svolgimento del referendum, segnalare iniziative e interventi di ogni singolo Comune per sostenere la vittoria del sì e fare ulteriore chiarezza su contenuti e competenze della Provincia dell’Alto Friuli. Sono questi alcuni dei temi che verranno affrontati nell’incontro di venerdì 9 gennaio, alle 18.00, presso l’hotel Carnia, in località Carnia, che riunirà i 38 sindaci firmatari del documento di intenti per l’indizione del referendum consultivo che deciderà sull’istituzione della nuova Provincia. “Questa riunione – indica Lino Not, sindaco di Ovaro e promotore, insieme al primo cittadino di Forni di Sotto, Andrea Ghidina, del documento di intenti – rappresenta, sotto diversi punti di vista, un momento fondamentale per la campagna referendaria. Per quanto riguarda l’aspetto organizzativo, infatti, è necessario informare i sindaci della montagna che si sono dichiarati a favore del referendum, sulle indicazioni dettate dalle recenti normative regionali sulla composizione del Comitato per il sì e sulla nomina dei sindaci rappresentanti del Comitato stesso. Con la scelta di questi coordinatori entriamo, quindi, nel vivo della campagna referendaria ed è opportuno fare chiarezza, oltre che sui contenuti, anche sugli aspetti formali dell’appuntamento. Anche per questo motivo mi aspetto la partecipazione di tutti i sindaci interessati”.
A riconoscere i 38 primi cittadini come membri del Comitato per il sì è la normativa regionale n°21 del 2003, che prevede la nomina di alcuni sindaci rappresentanti del Comitato, chiamati a svolgere le funzioni di coordinatori per gli aspetti organizzativi della campagna referendaria. Oltre alla scelta dei portavoce, suddivisi per zone di competenza, l’incontro servirà anche a verificare le iniziative e le attività che ogni Comune intende organizzare prima della chiamata alle urne del 21 marzo. “Saranno proprio i sindaci, nella veste di primi cittadini e di membri del Comitato – chiarisce Andrea Ghidina – a entrare in contatto con la gente, spiegando con chiarezza contenuti e competenze della Provincia dell’Alto Friuli. Verranno, infatti, organizzati sul territorio incontri, tavole rotonde e conferenze stampa con l’obiettivo di informare tutti coloro che saranno chiamati al voto sulle reali opportunità offerte dal nuovo Ente”.
Un appuntamento importante, dunque, che darà simbolicamente il via alla campagna referendaria e che servirà a fare ulteriore chiarezza sulle competenze della Provincia dell’Alto Friuli che, come afferma Not, “non sarà un elemento in più per la montagna friulana ma un Ente che andrà a sostituire i precedenti e ormai inutili apparati amministrativi senza incidere né sui costi, né sul personale né sulle infrastrutture. Esiste già un ente simile a questo, ed è la Provincia di Trento: un esempio che dimostra la fattibilità e il successo che questo progetto potrà avere se a vincere saranno i sì”.