Ventitré dimore visitabili nell’edizione 2024 di Castelli Aperti
“Questa inaugurazione rappresenta un bel momento di comunità, viva e operosa, e vede per la prima volta l’inserimento del borgo medievale di Santa Margherita del Gruagno nella rassegna Castelli aperti. Un evento che ci ricorda l’importanza di far riscoprire il patrimonio culturale del territorio. In questo, il consorzio per la Salvaguardia dei Castelli Storici del Friuli Venezia Giulia mostra una visione lungimirante consapevole dell’importanza del legame del passato con il futuro: attraverso la valorizzazione della nostra storia e delle nostre tradizioni noi possiamo far rivivere e riscoprire i nostri centri storici, i nostri paesi”.
Lo ha detto il vicegovernatore con delega a Cultura e Sport del Friuli Venezia Giulia, Mario Anzil, portando i saluti del governatore Massimiliano Fedriga, durante l’inaugurazione di Castelli Aperti, evento promosso dal Consorzio per la Salvaguardia dei Castelli Storici del Friuli Venezia Giulia nato per facilitare l’accesso alle testimonianze storiche rappresentate dai siti castellani e dalle altre opere fortificate della regione sia pubblici sia privati.
“Il Friuli, come scriveva Ippolito Nievo, è un piccolo compendio dell’universo, alpestre piano e lagunoso – ha sottolineato Anzil – ed è ricco di borghi e castelli; farli conoscere è un modo per riempire le piazze dei nostri paesi dove insistono comunità affiatate. La comunità non lascia mai nessuno indietro ed è capace di ritrovarsi nei momenti lieti come quello odierno”.
Il vicegovernatore, nell’esprimere apprezzamento per tutti coloro i quali hanno permesso di realizzare la manifestazione, ha ricordato come “la cultura sia una personale rielaborazione di esperienze più che di conoscenze come sarà la due giorni iniziata ieri”.
Nel dettaglio sono 23 le dimore visitabili di questa edizione, quattro delle quali aderiscono all’iniziativa per la prima volta. Si tratta di Casaforte di Bergum a Remanzacco, esempio di architettura rurale difensiva friulana, Santa Margherita del Gruagno – borgo medievale a Moruzzo con la chiesa, la cripta longobarda e la Torre recentemente ristrutturata, il Castello di Gemona già citato da Paolo Diacono che lo indica come uno dei castelli che i Longobardi fortificarono nel 611 per difendersi dagli Avari e l’ala ovest del Castello di Colloredo di Monte Albano con il salone settecentesco di Guardi, lo studiolo di Giovanni da Udine con gli affreschi restaurati, la cappella di San Sebastiano, il giardino all’italiana e la chiesa dei Santissimi Andrea e Mattia.
Oggi nel territorio della provincia udinese potranno esser visitati anche i castelli di Villalta (Fagagna), di Aiello, di Strassoldo di Sopra, di Strassoldo di Sotto, di Susans (Majano), di Arcano (Fagagna), di Flambruzzo (Rivignano Teor), Savorgnan di Brazzà (Brazzacco), di Ahrensperg (Pulfero), di Tricesimo, palazzo Steffaneo Roncato (Crauglio di S. Vito al Torre), Casaforte La Brunelde (Fagagna), Rocca Bernarda (Premariacco), Torre San Paolino (Premariacco). Nella provincia di Pordenone invece apriranno le porte il Palazzo Panigai Ovio (Pravisdomini) e il Castello di Cordovado, mentre per Gorizia, il Castello di San Floriano del Collio e la Rocca di Monfalcone, infine, il Castello di Muggia per l’area di Trieste.
All’inaugurazione, moderata da Ugo Falcone presidente International committee Romeo and Juliet in Friuli Aps, erano presenti, fra gli altri, il presidente del Consorzio per la Salvaguardia dei Castelli Storici del Friuli Venezia Giulia Roberto Raccanello, il sindaco del Comune di Moruzzo Albina Montagnese, il presidente della Comunità collinare del Friuli Luigino Bottoni e don Paolo Scapin.