CARNIA: Ovarock diventa maggiorenne e chiude

Proponiamo il comunicato stampa inviatoci dagli organizzatori di Ovarock. “Ovarock chiude.
Si chiude dopo diciotto edizioni. Si chiude perché tutte le forze vengono a mancare, e l’entusiasmo è stato raffreddato fino al gelo dalle infinite difficoltà che ogni giorno ci vengono frapposte. Si chiude perché il Comune di Ovaro, che dovrebbe essere il nostro interlocutore privilegiato, non ci vuole più. Si chiude perché nulla si organizza tranquillamente con sanzioni Inps (.) e “contributi da versare per lavoro dipendente” a carico dell’associazione che supera-no i 35.000 ?, con ragioni che sfiorano il paradosso. Si chiude con rammarico, perché oramai eravamo maggiorenni, perché in molti ci hanno comunque sostenuto, i commercianti di Ovaro su tutti; e per i tanti tanti amici che abbiamo ovunque. Si chiude perché Ovarock da fastidio. Si chiude perché i peggiori nemici dei carnici sono i carnici stessi.

Poi magari sentiremo parlare di altri festivals, di giovani che non hanno voglia di far niente, di Carnia che muore, di disagio giovanile.
Ma no! La Carnia sarà migliore senza tutto quel rumore, più turisti, meno alcool, scomparirà per sempre la devianza giovanile. Staremo a vedere.

**Calendario.

*Burattini senza confini-
Musica e teatro di strada. inizio spettacoli ore 20.30, ingresso libero.
In caso di pioggia è prevista ovunque un’alternativa al coperto.

martedì 27 agosto a
Feltrone (Socchieve) FELTR/ON THE ROAD
con Pierpaolo Di Giusto, Sakeburake, L’Aquilone.

Mercoledì 28 agosto a Ovaro, piazzale ex stazione,
ULTIMA FERMATA ALLA VECCHIA STAZIONE
Con Pierpaolo Di Giusto e Toni Zavatta.

Martedì 3 settembre a Voltois (Ampezzo)
A VOLTOIS RITORNANO con Il Baule delle Favole, Sakeburake, L’Aquilone.

**Ovarock 2002- Palazzetto Centro sportivo di Fuina / Prato Carnico (UD), inizio concerti ore 20.45, ingresso 5 €, rimedi contro fame e sete / info camping 0433.69009.

Venerdì 30 agosto: Stayer, Elvis Jackson (Slo),
Blue Point Elephant.
Sabato 31 agosto: Link, Vanilla resident, Ray-On (UK).

**Un emigrant: Ovarock a Udin, Parco del Cormôr,
Silvia Michelotti e Jvan Moda, sabato 7 settembre, ore 21.30, ingresso libero.

**Schede.

Stayer BIue Paint Elephant / Link / Vanilla Resident.
Ovarock vuole farsi un po’ rimpiangere proponendo nel corso della sua diciottesima e ultima edizione una panoramica su alcuni interessanti gruppi carnici e friulani, alternando sonorità fra esse anche molto diverse, espresse talvolta da musicisti già saliti in passato sui palco del festi-val (anche più d’una volta). Musicisti che, come molti altri incontrati e conosciuti in questi anni, hanno contribuito a farne la storia: Ovarock preferisce chiudere facendo festa fra amici che suonano “a gratis”, al limite per la benzina, formaggio e patatine, più o meno come sempre; una rappresentanza di quel mondo che suona con grande passione, che non campa di diritti d’autore e che probabilmente con la musica mai si costruirà una pensione. Nonostante la fatica e la qualità.

*Elvis Jackson.
Quasi certamente la più divertente, esplosiva, coinvoigente band slovena, anche se non ha proprio senso dare confini geografici al repertorio di questi musicisti imbizzarriti, che libera-mente confondono il reggae con il punk, lo ska con il metal, il sound hawaiano con il funky più virtuoso. Una band conosciuta in tutta Europa, un regalo che non senza sacrifici Ovarock si concede per festeggiare, morendo, i suoi invidiabili 18 anni, per saltare di gioia con il suo pub-blico, per dire che la musica è stare insieme, divertirsi. Per non farsi dimenticare facilmente: in barba ai pregiudizi, senza doppi sensi, il concerto degli Elvis Jackson è una gran festa, un ap-puntamento musicalmente stupefacente. Andate ad incontrarli su www.elvisjackson.com

*Ray-On.
Una strana coincidenza, un ponte sullo stretto che separa Udine e la Repubblica Libera della Carnia da Londra… un Inzirli. Un lnzirli che vive e lavora in London town, un’idea nata nel Re-gno Unito in una sera d’aprile con un “tai ta man”.
Ray-On sono 4 ragazzotti inglesi che non fanno la musica degli Oasis, ma per come suonano dal vivo, dopo quella sera d’aprile, hanno attirato l’attenzione dell’etichetta che fece conoscere al mondo gli indimenticati Police, l’A&M, ma non solo, perché pure la “Island” degli U2 (in tutti i sensi, avendola salvata loro stessi dalla bancarotta!) s’è accorta di loro. Una band decisamente “british” che sta crescendo, che dopo aver calcato i palchi dei maggiori clubs “indie” londinesi, ha accettato un po’ per amicizia e un po’ per voglia d’avventura di conoscere l’italia e il Friuli, cogliendo l’occasione dell’ultima volta di Ovarock, prendendo l’aereo “par sunà di bant, cence un franc”, per provare il sapore di una mini tournée all’estero, per provare il merlot dove viene prodotto. Forse, loro, veramente, senza ballare come deficenti, un bel giorno saranno famosi e noi ne saremmo proprio contenti. Go to www.ray-on.com.

Burattini senza confini-
Musica e teatro di strada.
Forse ciò che resterà di Ovarock sarà proprio questo modo di vivere la musica e la poesia, lon-tano dai palchi e dai grandi impianti, confusi fra nonni e bambini, nelle piazzette dei paesini di-spersi, forse anche senza troppi rimpianti. Far festa a Feltrone con i burattini di quel caro ami-co che si chiama Pierpaolo di Giusto (il “papà” di molti giovani artisti di strada che bazzicano in questo nostro strano Friuli); ascoltare a Voltois la passione folk quasi ipnotica dei deliziosi “quasi cjargnei” Sakeburake, gustandosi il Baule delle Favole di Danilo Toneatto; osservare in-cantati la magia e la giocoleria di Toni Zavatta, la grazia delle sue marionette a tavoletta vicino alla fontana della vecchia stazione di Ovaro, o, qua e là, farsi catturare dal fascino dei giochi di fuoco dei ragazzi dell’Aquilone, dai loro tamburi, dal suono delicato di una tromba… sono cose che agitano il cuore e fanno proprio bene. Senza troppi decibel, ci si da appuntamento dove troppo spesso non succede niente (o, come nel caso di Ovaro, non succederà più niente che ri-guardi la nostra banda di matti volontari autotassati, supermultati dall’lnps), con l’invito a spe-gnere quel mostro che si chiama “tivù” per fare qualcosa che “ci consenta” di divertirci di più.

Un emigrant: Ovarock a Udin.
Il Parco del Cormòr ospita l’ultima serata dell’ultima edizione di Ovarock, che come molte cose made in Cjargna, prova l’esperienza dell’emigrazione…: il nostro povero festival chiude con i concerti di due talenti della musica friulana: una delicata Silvia Michelotti prossima alla prima esperienza discografica e il buon vecchio Jvan Moda in versione “Cielo Pirico”, il suo nuovo al-bum prodotto da Artesuono.”