PALUZZA: Domenica a Cleulis l’iniziativa “Ridiamo acqua ai nostri fiumi”

Legambiente del Friuli Venezia Giulia partecipa con la campagna “Scarpe e Cervello” alla manifestazione che si svolgerà domenica 4 agosto a Cleulis di Paluzza, alle ore 11.00 alla presa sul But delle centrali idroelettriche della Secab.

L’incontro è promosso dal Comitato per la tutela delle acque del bacino montano del Tagliamento, per fermare la desertificazione del torrente e la costruzione di un’altra centralina idroelettrica.

“Il ripristino del minimo deflusso vitale nei corsi d’acqua montani “ – dichiara Elia Mioni della segreteria regionale – “è parte integrante e non rinviabile di un progetto di sviluppo sostenibile della montagna, perché misura la capacità di costruire un futuro rispettando quelle risorse ambientali che sono l’identità stessa della montagna, garantendo la loro riproducibilità nel tempo e fornendo basi durature e stabili all’economia locale. L’uso plurimo della risorsa acqua è un obiettivo raggiungibile anche quando ci si convince che il ritorno economico non è solo quello immediato, in questo caso la vendita di energia elettrica, ma anche quello di prospettiva. In questo caso il recupero di naturalità di fiumi e torrenti, una maggiore qualità del paesaggio, una prevenzione del dissesto idrogeologico, una migliore appetibilità turistica del territorio si risolve nel tempo in un vantaggio per i residenti che rafforza la stessa offerta turistica del territorio”

Per questo Legambiente, con la campagna regionale di “Scarpe e Cervello” realizzata in occasione dell’Anno internazionale delle montagne, aderisce e partecipa alla manifestazione di Cleulis ed alle altre che sono previste sullo stesso tema nel mese di agosto a Cavazzo e a Ovaro.

Oggi in tutto l’arco alpino i corsi d’acqua che conservano la loro naturalità sono inferiori al 10% e il Tagliamento viene ancora ritenuto fra questi, ma lo potrà essere veramente solo se – lungo tutto il suo corso – le diverse comunità locali e i diversi livelli istituzionali responsabili sapranno costruire un unico momento di dialogo e decisione per concordare gli utilizzi possibili di una risorsa limitata a partire dalla decisione del mantenimento di un minimo deflusso vitale negli alvei che comunque ed a priori va garantito.