TOLMEZZO: Foreste e legno protagoniste in un convegno

Il sistema italiano di certificazione
forestale PEFC, con la descrizione delle procedure per
l’attivazione di quella regionale, le modalità per l’ottenimento
del relativo marchio e le opportunità derivanti per i soggetti
economici e sociali della filiera forestale, sono stati
affrontati al convegno “La certificazione della gestione
sostenibile delle foreste e del legno”, che si è tenuta a
Tolmezzo nella sala riunioni della Comunità Montana della Carnia.

Il Friuli Venezia Giulia, con oltre il 60 per cento di proprietà
forestale pianificata ed il 100 per cento di quella pubblica, ha
sostenuto l’assessore regionale alle foreste, Danilo Narduzzi, ha
tutti i requisiti per ottenere questa certificazione e sta
attivando, prima in Italia, le procedure sperimentali.

Le realtà economiche della montagna legate al bosco, alla
forestazione ed al territorio, ha affermato Narduzzi, sono
profondamente cambiate negli ultimi 10 anni, di conseguenza
bisogna adeguarsi alle nuove trasformazioni con scelte politiche
coraggiose e lungimiranti.

Negli ultimi 40 anni, ha proseguito l’assessore, la
trasformazione ambientale e territoriale è stata determinata
dall’abbandono delle attività tradizionali del mondo rurale a
seguito della travolgente espansione del bosco, perché l’uomo ha
rinunciato a fruire della risorse territoriali.

Nel Friuli Venezia Giulia, ha detto Narduzzi, ci sono ora le
condizioni per sviluppare una politica basata su saldi e
programmati progetti ed in tal senso l’amministrazione regionale
si sta muovendo.

Innanzitutto con la legge 20/2000, che sostituisce la legge
forestale, vecchia di oltre 80 anni, con la quale si recepiscono
i profondi mutamenti della società e del territorio, le legittime
attese dei cittadini e riconosce all’impresa forestale la
possibilità di tutelare e rafforzare l’anello più debole del
legno in funzione anche della manutenzione dell’ambiente.

Con il Regolamento forestale, che nasce dall’esigenza di tutelare
sia la presenza dell’uomo, la sua funzione di presidio e
salvaguardia del territorio sia di valorizzare la potenzialità
economica delle risorse forestali, consentendo attività
economiche sino ad oggi proibite.

Poi il Progetto Osservatorio – Borsa del legno per la
realizzazione, in chiave moderna, della fase commerciale e di
erogazione di servizi al proprietario ed alle aziende.

Il Piano di Sviluppo rurale, strumento finanziario fondamentale
per rafforzare la filiera forestale – legno con una previsione,
per il 2002, di uno stanziamento di 20 milioni di euro, che
consentiranno di aprire nuove opportunità di reddito e di lavoro,
attraverso la riunione, in un progetto di filiera, di tutti i
soggetti che, oggi, operano con azioni distinte e non coordinate.

L’adeguamento dell’apparato amministrativo della Regione che
prevede, per l’Ente regione l’obbligo di indirizzo, di controllo
e coordinamento della promozione allo sviluppo, assegnando al
privato ed al pubblico l’onere della gestione del bosco.

La Formazione permanente per la montagna, con la realizzazione
del Centro servizi per le foreste e le attività della montagna,
di Paluzza, per il quale si prevede di promuovere non solo la
formazione o la qualificazione delle maestranze che lavorano il
bosco, ma anche una serie di servizi didattici (fauna,
agricoltura, ambiente) di segreteria e foresteria che interessano
tutte le esigenze della montagna.

Infine la Certificazione ecologica delle foreste con
l’attivazione del progetto PEFC, per valorizzare un patrimonio ed
una risorsa rinnovabile da tempo svalutata e dimenticata.

Si tratta, ha concluso Narduzzi, di amalgamare gli ingredienti
legislativi, tecnici e finanziari esistenti per ottenere un
risultato appetibile.