SCI: Per il presidente Fontana stagione faticosa ma ricca di soddisfazioni

“E’ stata un’annata faticosa ma ricchissima di soddisfazioni”. Poche parole bastano a Franco Fontana, presidente del Comitato Fisi regionale, per spiegare una stagione che difficilmente verrà dimenticata. Dai trionfi olimpici di Paruzzi e Di Centa all’organizzazione di grandi manifestazioni internazionali, dai risultati ottenuti dai giovani atleti friulan-giuliani alla preparazione per l’evento Universiadi fino al rapporto di collaborazione, unico in Italia, con un importante mezzo di comunicazione come “Il Friuli”. Non si può certo dire che il primo anno del nuovo corso dello sci regionale sia stato di transizione, anzi: “Abbiamo cercato, ritengo con successo, di dare alla Fisi regionale la visibilità che gli era dovuta- dice Fontana- I successi olimpici di atleti e allenatori regionali non sono riconducibili al nostro operato, ma comunque stiamo lavorando affinché sciatori e tecnici abbiano degni eredi”. Perché ciò avvenga, è necessario che, per ragazzi e famiglie, i sacrifici vengano limitati: “E’ uno dei nostri obiettivi primari- conferma il presidente- Abbiamo concesso a 23 talenti una borsa di studio di 2,5 milioni di lire, cifra non altissima ma che, comunque, darà conforto alle famiglie, perché non dimentichiamo che lo sci è uno sport piuttosto costoso. Anche il prossimo anno riceveremo dalla Regione un contributo importante”. Facile dedurre, quindi, che i rapporti con le istituzioni siano buoni: “Direi ottimi- precisa Fontana- La Regione ha capito subito le nostre esigenze e devo ringraziare in particolare gli assessori Dressi e Ciriani oltre al consigliere Asquini. Vorrei ricordare anche il grande apporto del Coni, con il presidente Felluga in testa, e della Promotur: il presidente Dunnhofer fa parte del nostro mondo e ci capiamo al volo. Non potrei chiedere di meglio”. Anche i collaboratori che Fontana ha voluto con sé non hanno tradito le attese e ci riferiamo ai responsabili delle singole discipline ma anche a chi lavora nell’ombra (un nome su tutti, il generale Zaro). “Da Di Centa a Di Ronco, da Ferrari a Pinzani, da Tschurwald a Bomben, ma l’elenco sarebbe lunghissimo, devo dire che ho avuto quanto mi aspettavo. Ogni specialità e cresciuta, portando alla ribalta giovani interessanti, e il prossimo anno ci sarà anche il freestyle”. Il giorno della consegna delle borse di studio è stato forse uno dei momenti più belli della stagione. La sala della Comunità Montana della Carnia di Tolmezzo si è rivelata assolutamente insufficiente per contenere le tantissime persone che non volevano mancare all’appuntamento: “In quell’occasione ho capito che l’entusiasmo del nostro mondo è tanto- dice Fontana- C’era tanta gente anche alla Festa dello Sport di Udine e alla presentazione delle squadre a Trieste, ma in quel caso si poteva parlare di un atto di fiducia. A Tolmezzo, invece, i club hanno voluto farci capire come il nostro lavoro sia stato apprezzato. Ovviamente la cosa è reciproca”. C’è qualcosa che però non piace al presidente: “Mi lascia perplesso questo via vai di allenatori nella discesa. Succede spesso che a fine stagione un tecnico lascia il club, portando con sé qualche ragazzo. E’ un fattore negativo, perché poi bisogna sempre reimpostare da zero l’intero lavoro. Non capisco perché questi problemi, comprese le tensioni fra genitori e allenatori, nascano solo in questa specialità”. Il presidente ritrova però subito il sorriso ripensando ad una giornata che, questa volta come padre, non dimenticherà: “Il quindicesimo posto di mia figlia Francesca ai Campionati Italiani Ragazzi di supergigante mi ha regalato sensazioni splendide. E dire che, nella stessa disciplina, tre anni prima l’altra mia figlia, Roberta, era caduta rovinosamente. Per qualche istante tememmo il peggio, poi tutto si risolse positivamente, ma che paura!”. In conclusione è d’obbligo gettare uno sguardo alla stagione 2002-2003: “Sarà l’anno delle Universiadi e la Fisi sarà impegnata in primo piano. Cureremo i rapporti con le scuole, gestendo la parte logistica”. (di Bruno Tavosanis, da Il Friuli)