SCI FONDO: Paruzzi e Di Centa festeggiati in Regione

La tarvisiana Gabriella Paruzzi e il carnico
Giorgio Di Centa, rispettivamente oro e argento nel fondo
all’Olimpiade invernale di Salt Lake City lo scorso febbraio,
sono stati premiati dalla Regione Friuli-Venezia Giulia nel corso
di una breve e semplice cerimonia svoltasi in Consiglio
regionale.

Il presidente della Regione, Renzo Tondo, con il vicepresidente
del Consiglio regionale Matteo Bortuzzo a fare gli onori di casa,
ha consegnato un vasetto d’argento con l’effige d’oro della
Regione alla Paruzzi, campionessa olimpica della 30 km a tecnica
classica, e a Di Centa, secondo frazionista della staffetta 4×10
km mista azzurra battuta in volata dalla Norvegia.

“Vi siamo grati per i trionfi ai Giochi – ha detto Tondo,
rivolgendosi a Gabriella e Giorgio, entrambi testimonial
dell’Universiade invernale Tarvisio 2003 – e per come siete stati
capaci di esaltare lo spirito della nostra regione nelle vostre
imprese. Tenacia, forza, determinazione e coraggio vi hanno
spinto verso traguardi cercati a lungo con il giusto spirito,
quello di volere vincere senza assoggettarsi a false regole di un
mondo sportivo che sta vivendo momenti difficili”.

Tondo ha anche appoggiato la proposta, giuntagli dal sindaco di
Tarvisio, Franco Baritussio, dal presidente regionale della Fisi,
Franco Fontana, e dal comandante della Forestale di Tarvisio,
Sandro De Bernardo, di intitolare la pista del fondo della Val
Saisera (un anello di 5 km tra i più frequentati in regione) a
Gabriella Paruzzi, definendola “un giusto riconoscimento ad
un’atleta che ha costruito il suo successo passo dopo passo, con
il duro lavoro”.

“Vado avanti ancora un anno perché voglio chiudere la carriera ai
Mondiali 2003 in Val di Fiemme – ha annunciato la Paruzzi -. Poi
mi dedicherò alla famiglia, con mio marito abbiamo già in
previsione di avere dei figli che, naturalmente, saranno degli
sportivi…”.

“Se il fisico mi sorreggerà – ha invece assicurato Di Centa – il
mio obiettivo è di continuare altri quattro anni, fino
all’Olimpiade di Torino 2006. Anche perché la prima medaglia
importante non deve per forza essere l’ultima”.

Con il ciclismo in piena bufera-doping al Giro d’Italia, Paruzzi
e Di Centa non hanno potuto esimersi da un commento sulla piaga
che sembra sconvolgere soprattutto lo sport delle due ruote e lo
sci da fondo.

“A quanto pare noi e i ciclisti siamo sempre nell’occhio del
ciclone, molto più di altri sportivi – ha ammesso Gabriella – ma
il problema non è limitato a questi due sport. Basta andare nelle
palestre per trovare chi fa uso di chissà quali sostanze pur di
migliorare muscolatura e prestazioni. Comunque, per quanto
riguarda il fondo posso solo ringraziare chi sta lottando con
tutti i mezzi contro il doping, anche a queste persone devo la
mia medaglia d’oro frutto solo di fatica e impegno”.

“Anch’io sono fiducioso per il rigore che si sta applicando nel
fondo – è il parere di Giorgio – e per questo giustifico e
appoggio le azioni eclatanti contro il doping che purtroppo sono
all’ordine del giorno al Giro d’Italia”.