REGIONE: Antonio Martini ricorda il terremoto del ’76

Puntuale come il 6 maggio di
ventisei anni fa, anche oggi la terra ha tremato in Friuli. E così, invece di limitarci a ricordare quel tragico evento che segnò la storia della nostra terra, dobbiamo rimboccarci ancora una volta le maniche e andare a vedere cosa ci ha riservato il destino.
E’ con queste parole che si è espresso il presidente Antonio
Martini, impegnato a Venezia alla Conferenza dei presidenti dei Consigli regionali. Avrei voluto ricordare i morti, il disastro che mise in ginocchio un territorio, avrei voluto mettere in
evidenza l’impegno della gente, dei Comuni, dell’Amministrazione
regionale, dell’apparato dello Stato, e invece non posso guardare
soltanto al passato, perché la scossa di questa mattina all’alba,
tra Forni di Sotto e Claut, ci fa capire che la natura non avvisa
mai.

Il ricordo vada quindi a tutto quanto il terremoto del 1976 ha
rappresentato, nel male e nel bene, per il Friuli, ha concluso Martini, consapevoli che quell’esperienza che ha così
profondamente segnato la nostra storia più recente ci ha anche insegnato molte cose, che sono patrimonio di quanti le hanno vissute direttamente e che devono diventare patrimonio delle generazioni future, affinché siano pronte ad affrontare le sfide che la vita ci riserva senza mai chiedere permesso.